A Air - live in Roma

Air - live in Roma

 

Roma, Auditorium Parco della Musica, 23/01/10

 

Mai capitato di vedere gente che dorme durante un concerto, è successo con gli Air. Mi sono chiesto se questa anomala circostanza potesse essere un vanto o un’onta per il duo francese, non mi sono dato nessuna risposta, rimango perplesso.

Proprio vicino a me, alla mia destra, c’era una ragazza in completa catalessi, avrebbe potuto chiamarsi Antonietta. Un’altra ragazza alle mie spalle…due file dietro, aveva i tratti somatici di Filomena, in catalessi anche lei.

Sono sicuramente due comparse, umili accompagnatrici dei loro partner, la colpa poi è tutta di quelle comode poltrone in velluto rosso; ma si, cosa vuoi che ne sappiano Antonietta e Filomena del french touch? Come possono cogliere l’attimo cruciale in cui i Kraftwerk abbracciano Burt Bacharach? Non hanno la preparazione tecnico-teorica necessaria per illuminarsi d’immenso quando il duo riesce a infilare Serge Gainsbourg e i Pink Floyd negli stessi quattro minuti, le loro pigre orecchie non colgono gli echi del Maestro Piero Umiliani, vero e proprio faro nella notte per Jean-Benoit Dunckel e Nicolas Godin.

La Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica (opera dell'architetto Renzo Piano) è colma in ogni ordine di posto, le 1.200 poltrone disponibili sono andate esaurite con un mese di anticipo. Gli Air salgono sul palco intorno alle 21.40, camicie bianche perfettamente stirate, un batterista alle loro spalle, impianto luci studiato nei minimi particolari, proiezioni video sul fondale.

Lo show si apre con lo stesso incipit del nuovo album, Do The Joy e le altre tracce pescate da Love 2 (Missing The Light Of The Day o So Light Is Her Footfall, ma soprattutto l’ottima Tropical Disease), mi convinceranno a riascoltare con orecchie meno severe l’ultima fatica in studio del duo.

Pochissimi i ventenni tra gli spettatori, il pubblico adulto dell’Auditorium segue con attenzione e applaude con garbo, le caratteristiche acustiche della struttura sono eccellenti, lo spargimento copioso di suoni slegati l’un l’altro riempie la sala ed ognuno sembra percepirne una sfumatura diversa.

Tra i brani di Love 2 trovano ovviamente spazio altre gemme del passato: Talisman tratta dal pluridecorato Moon Safari va ad incastonarsi tra la Highschool Lover di The Virgin Suicides e How Does It Make You Feel e People In The City di 10.000 Hz Legend, mentre Talkie Walkie è rappresentato dal gioiellino Cherry Blossom Girl, Venus e Alpha Beta Gaga.

J'ai Dormi Sous L'Eau rievoca la nostalgia per i primi passi discografici di Premiers Symptomes, a questo punto il pubblico ha perso ogni inibizione e lo scrosciare frenetico degli applausi ha persino obbligato la povera Antonietta ad aprire un occhio, è il momento della mazzata risolutiva e le perle di Moon Safari vanno ad accumularsi tutte nel finale: Kelly Watch The Stars è accolta da un boato scomposto, durante Sexy Boy anche Filomena ha un sussulto, il finale di La Femme D'Argent è un'orgia di suono e visione, complice una lunga coda strumentale che dilata la durata del brano fino ai nove minuti.

E' il tempo dei saluti finali, con il teatro illuminato a giorno anche gli Air tolgono la maschera di impassibilità e si lasciano andare. Antonietta e Filomena sono già sulle scalette di uscita, loro al french touch preferiscono lo spumante italiano.

 

J'ai Dormi Sous L'Eau

La Femme D'Argent

Kelly watch the stars

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target alle 14:28 del 26 gennaio 2010 ha scritto:

Niente "Playground love"? Paul in forma spumeggiante!

Dr.Paul, autore, alle 22:49 del 26 gennaio 2010 ha scritto:

thanks targ! Niente "Playground love", ma highschool lover è quasi una variante di playground love, ci si accontenta eheh