A Balmorhea @ Init - Roma 27/10/2010

Balmorhea @ Init - Roma 27/10/2010

Il ritorno al minimalismo di “Constellation”, decisamente meno aperto all’esterno rispetto al predecessore “All is wild, all is silent”, era un chiaro indizio. Ai texani Balmorhea poco interessano le complesse e artificiose strutture musicali, e dal vivo lo confermano ampiamente. Il duo allargato preferisce fare altro: nascondere suoni, creare silenzi, attese, per poi cedere alla carica emotiva da esse create. Il duo allargato continua a muoversi in uno spazio liquido non ben definibile e questo non fa che aumentare gli interrogativi su di essi, ponendoli in una galassia tutta ancora da esplorare e identificare.

Per la seconda tappa del loro minitour in terra italica hanno scelto l’Init di Roma, location accogliente e a misura di pubblico. A “Setter” il compito di scaldare la platea con i suoi crescendi e i vocalizzi dell’onnipresente Lowe. La scaletta procede agile pescando a piene mani soprattutto dagli ultimi lavori - “Coahuila”, “Bowsprit”, “Harm and Boon” - con l’aggiunta di un inedito tratto da un EP in uscita per Natale. “Steerage and Lamp” è il passaggio obbligato che lascia una scia onirica, evocativa, quasi magica. I dialoghi tra chitarra e violino, i continui rimandi tra quest’ultimo e il violoncello, gli armonici di Lowe, creano atmosfere ora malinconiche ora festose, tra continue rincorse tra generi. Non ameranno strutture armoniche particolarmente complesse, i movimenti d’archi alla lunga finiscono per somigliarsi, ma i Balmorhea si divertono come matti a fondere insieme gli elementi più antitetici rendendo il post rock soltanto un brutto ricordo.

Musica fuori dal tempo che accosta sprezzante la più indie acustica alla più accademica cameristica. Un’alchimia incantevole che ossigena anime e menti in un momento di profondo torpore musicale.

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Filippo Maradei alle 17:31 del primo novembre 2010 ha scritto:

Vero, si divertono come pazzi. Comunque ho trovato azzeccatissima la scelta di ripescare quasi interamente da "All is Wild, All is Silent": non per qualche cosa, secondo me "Constallations" non avrebbe reso altrettanto bene. Gran bel concerto, e live report, by the way.