Bud Spencer Blues Explosion Live Report

Bud Spencer Blues Explosion - Live @ Wake Up (Pescara) 15-01-10

Il piccolo Wake Up di Pescara è l’unico locale superstite nello scenario abruzzese praticamente da encefalogramma musicale piatto. Tentenna, morde l’asfalto, barcolla ma non molla proponendo una serie di concerti basata soprattutto sulla scena rock indipendente italiana, con la cura artistica affidata ad Umberto Palazzo, ex leader dei seminali Santo Niente, band appartenente alla ricca fioritura rock nostrana degli anni ’90 (per una reperibilità semplificata, vi rimando alla colonna sonora di “Jack Frusciante è Uscito dal Gruppo”, film ripreso dall’esordio letterario di Enrico Brizzi).

L’unico sputo abruzzese in cui si suona ancora buona musica.

Ultima band di passaggio sui lidi pescaresi è stata appunto la Bud Spencer Blues Explosion, duo romano formato da Adriano Viterbini alla chitarra (ex chitarrista di The Niro) e da Cesare Petulicchio alle pelli. Forti dell’hype generato dall’esibizione fulminante del 1° Maggio, questo power duo coniuga il blues fangoso del delta con un rock energico e incendiario venato di ritmiche funk, arricchito da grandiose capacità tecniche. Siamo dalle parti di White Stripes e Black Keys per farla breve; più verso i lidi blues/funk torbidi de quest’ultimi,i due riversano una furia rock che non lascia spazio al respiro, fra sei corde sguinzagliate libere di sciorinare assoli grassi e vischiosi e batteria serrata fra ritmiche funk e solide cadenze blues. Unico neo è la componente vocale, che non eccelle in originalità e a volte annaspa nel fuoriuscire da questo sound grasso e potente.

Nonostante ciò i due ragazzi hanno classe e potenza da vendere, e lo dimostrano in un ora abbondante in cui ripescano brani tratti dal primo EP d’esordio (l’autoironica Blues di Merda e Hamburger), buona parte dell’album omonimo pubblicato lo scorso anno (fra tutte spiccano una incendiaria Mi Sento Come Se sparata a mille in apertura ed anticipata da una jam in miniatura di Blues elettrizzato, la fangosa Good Morning Mike Serpente, piccolo bignami di sporcizia Blues urbana di rifiuti umidi, e il rock incalzante di Esci Piano), e tre nuovi pezzi che non spostano la cifra stilistica del duo, ma che fanno buona presa collante sul pubblico grazie ad una scrittura più articolata ed originale, e che fanno ben sperare sul loro seguito discografico.

Fra improvvisazioni che fanno sfoggio delle ottime doti chitarristiche di Adriano che fa urlare e miagolare di singulti le sue corde, pelli pestate a dovere dal metronomico Cesare, il concerto scorre liscio e senza sosta fino al bis affidato a una serie di cover (l’ormai classica Hey Boy, Hey Girl macinata fra ritmiche funk martellanti e sei corde affilate come lame ipnotiche, ed il fin troppo attendibile tributo al buon Jimi con i classici Voodoo Chile e Hey Joe).

Per un ora il sacro fuoco del rock ha arso gli umidi lidi pescaresi, e si va tutti a nanna felici.

Le capacità ci sono. Basta solamente affinare le carenze vocali ed infondere maggiore originalità nei testi, ed il gioco è fatto.

Cresceranno.