A Contronatura Festival 2014 (12/08/2014)

Contronatura Festival 2014 (12/08/2014)

Ci siamo persi. Tipico. Chi è stato almeno una volta in Salento sa che le strade locali sono quanto meno avare di indicazioni, così, anche noi quasi autoctoni abbiamo fatto un giro turistico non programmato. Quasi che a perdersi, fra gli ulivi pugliesi ed i paesini con le vecchiette sedute fuori dalla porta di casa, si arrivi in una dimensione parallela, passando per un varco spazio-temporale che collega il tacco d’Italia ai festival internazionali.

Real Estate, Mykki Blanco, Erlend Øye, Lawrence Arabia e gli italiani Fitness Forever la line-up di questa terza edizione. Il festival continua ad essere nel solco dell’indie-pop, dopo aver già ospitato Laetitia Sadler e i Ducktails. Contronatura, penso io, portare certi nomi da queste parti, ma la risposta del pubblico si rivelerà più che soddisfacente. Ad occhio la location, uno studio di registrazione nel mezzo della campagna, sembrava essere al completo.

L’atmosfera è rilassata, quasi da sagra di paese, non sembra che entro un paio di ore su quel palco salirà una delle band più incensate dalla critica mondiale.

Timidamente, con un’oretta di ritardo, quasi che senza nessuno se ne accorga, sale sul palco il neozelandese Lawrence Arabia (di casa Bella Union) e presenta il suo pop d’antan in veste solista, armato di sola chitarra elettrica. Pur prive della veste orchestrale le canzoni reggono alla prova del nove e pian piano il cantautore si scioglie, complice il vino e, parole sue, il fatto che abbia “fumato troppo” (“I’ve Smoked Too Much” viene dedicata alla “Jamaica of southern Italy”, “Travelling Shoes” e “The Listening Time” perfette nella loro fragilità retrò in questa veste live).

I Fitness Forever invece, si fanno riconoscere; gag, interazioni col pubblico e una freschezza sul palco tipica di chi si diverte davvero rendono il loro live molto divertente. Il loro è un pop rimasticato, fatto di motivetti estratti dai juke-box periodo 70’s-80’s e stacchetti pubblicitari conditi di ironia. Un sound “all’Italiana” che riesce a sposarsi perfettamente come backing band per le canzoni di Erlend Øye, metà occhialuta dei Kings Of Convenience, alias The Whitest Boy Alive. Il norvegese trasferitosi a Siracusa ha abbracciato il sound mediterraneo del Battisti più pop, divertendosi a scrivere filastrocche come “Sosta Vietata” (“Ho una parte per voi, dopo che io dico “Sosta Vietata” dovete gridare “Oh no!”) e “La Prima Estate”. Rilassato e dal tocco hippie, parla col pubblico, si diverte con la band, balla, propone “Burning” dal repertorio dei The Whitest Boy Alive e “Mrs. Cold” da quello dei Kings Of Convenience dimostrando un carisma che dai toni sommessi della band madre non si immaginerebbe.

Più ingessati (“Sorry we are the only band that don’t speak Italian”), finalmente i Real Estate salgono sul palco. Al netto di qualche problema tecnico (e credo anche linguistico) con i livelli del suono l’esecuzione dei pezzi è ottima. I riff circolari e le atmosfere ovattate vengono rese anche dal vivo, pescando da tutti e tre gli album, con ovviamente maggior riguardo per il nuovo "Atlas".

Qualche perla manca all’appello (mancano “Wonder Years” e “Easy” per dire) ma il resto c’è: scatta il coro sul ritornello di “It’s Real”, i riff di “Talking Backwards” e “Crime” vengono riconosciuti all’istante, una “The Bend” viene ultrarallentata, interrotta a più riprese dagli applausi.

Non mi aspettavo un live trascinante dalla band di nerd del New Jersey, ma soddisfacente per le orecchie e così è stato. Miracolo già solo averli portati qui, ad un metro da me, la gente in prima fila appoggiata al palco. Scene impossibili ai grandi festival.

Last but not least, il rapper/drag queen, cavallo scatenato Mykki Blanco. Si arrampica sulle impalcature, si agita, geme e mima rapporti sessuali col microfono. Si butta fra la folla per un freestyle, che esplode sul singolone “Wavy”. Anche i meno avvezzi a live del genere si fanno trascinare, impossibile non farlo. E dire che volevamo andarcene per non affrontare l’ora e mezza di viaggio di ritorno ad orari impossibili. Così invece è stato e mentre Mykki Blanco ringrazia e invoca il “Contronaturaaaaaa!” sappiamo che ci metteremo al letto col sole già sorto.

Dai che il prossimo anno fate il botto.

Per approfondire: https://www.facebook.com/ContronaturaFestival?fref=ts

C Commenti

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hiperwlt alle 19:59 del 13 agosto 2014 ha scritto:

Oddio, non sapevo di questa trasformazione battistiana di Erlend Oye! Piacerebbe un sacco a Salvo (dove sei, amico?). Gran bello scritto Vito (invidia estrema per i Real Estate, lo sai), as usual

sfos alle 9:08 del 14 agosto 2014 ha scritto:

Festival bellissimo, peccato non essersi visti.

Sor90, autore, alle 14:36 del 14 agosto 2014 ha scritto:

Grazie Mauro. Vero, Salvo dove sei? Ci manchi!

@sfos, è la seconda volta che incrocio senza saperlo un utente di SdM, apriamo un topic "Sto andando a..." ghgh