A Deep Purple - Monografia

Deep Purple - Monografia

Suoni a livelli altissimi, uso di vibrati violenti e di feedback, riff assasini (per l'epoca) i Deep Purple sono i creatori dell'hard rock.

La scena hard rock inglese si può dividere, diciamo, in 4 parti corrispondenti a 4 gruppi (sarò breve...ogni gruppo di questo meriterebbe ben altra trattazione!!!): 1. I Led Zeppelin con un hard blues che poi si dirigerà verso esperienze introspettive, metafisiche-trascendentali: 2. Black Sabbath dal hard rock con influenze dark, con spiccato gusto del macabro e del satanismo (anke se fu l'etichetta a spingere in questa direzione....infatti nella band un solo membro era affascinato dall’ esoterismo); 3. Gli Uriah Heep, non famosi come i primi due, caratterizzati da un suono contaminato da varie tendenze, dal jazz (la canzone Wake up) al progressive, tanto che da alcuni vengono considerati i nonni del prog metal; 4. I Deep Purple caratterizzati da un sound che spaziava dal classico ( John Lord aveva alle spalle studi classici) ad atmosfere gotico barocche create soprattutto grazie alla ritmica della chitarra svolazzante di Ritchie "Man In Black" Blackmore. Ed è sulla band di Lord & Blackmore che mi voglio soffermare.

Dopo tre album all'attivo (“Shades of deep purple”, “The book of Taliesyn”, “Deep Purple”), nei quali già si sente il seme di ciò che sarebbe sbocciato in seguito, e dopo una breve esperienza rock-sinfonica fortemente voluta da Lord (che confluirà in "Concert for Group"), i Deep Purple sfornarono ciò che è divenuto la bibbia dell'hard rock: "Deep Purple In Rock". "In Rock" è un vero concentrato di musica ad altissimi livelli (sonori e tecnici), dove ogni canzone è un gioiello bello in se e per se. Molte canzoni diventarono must nei concerti dei “D.P.”; e non solo, molte furono riprese e ri-arrangiate da molti artisti (mai sentita "Speed King" di Malmesteen?). Certo è che canzoni come "Speed King", "Child in Time", "Bloodsucker", "Hard lovin' man", con i loro riff ripetuti durante tutta la canzone, si sono stampate nella mente dei giovani di ieri così come in quelli di oggi.

Non dimenticherò mai il 25/04/1998, quando un mio amico di scuola mi parlò dei D.P.. Quando tornai a casa chiesi a mio padre se li conosceva e che musica facevano. Beh...in quel momento vidi brillare gli occhi verdi di mio padre di una luce intensa...mi rispose così: "Ah, i Deep Purple...Tutta un'altra musica" e mi andò a prendere il vinile di “In rock”. Io, giovincello di 13 anni, tutto intriso di Kurt Cobain & co., rimasi letteralmente affascinato dall'inizio duro e potente di quell'album....quel potentissimo riff in Mi- con cui comincia “In rock”e “Speed King”, seguito dal lento organo e poi culminare nell'esplosione strumental-vocale di basso, batteria, chitarra, organo e voce che sparati, pompati al massimo, faticavano ad uscire dai miseri 100W delle casse.

Fu un colpo di fulmine, anzi, + che un colpo di fulmine fu una vera e propria tempesta, anke ormonale (era periodo...!). Ad ogni canzone scariche di adrenalina attraversavano il mio corpo...Come dimenticare lo scream di Gillan in "Child in time", il riff di organo di "Flight of the rat", quello di chitarra di "Hard lovin' man"....no, non si può. Dopo "In Rock” la band diede alla luce altri masterpieces di hard rock come “Machine Head”, “Fireball” e il doppio live “Made in Japan” (probabilmente il disco hard rock più bello in assoluto) che insieme ad ”In rock”, sono indispensabili in qualsiasi casa!!! Dopo il “M. i. J”. e con il cambio di line up, la band perse qualcosa., quella originalità, se vogliamo quel pizzico di genialità innovativa, componendo, comunpue, buoni album come "Stormbringer" e "Burn". Fattostà, però, che l'ultimo migliore album della band è sicuramente "Perfect Strangers" che si avvale della seconda, storica formazione: Gillan (voce), Glover (basso), Paice (batteria), Lord (tastiere) e Blackmore (chitarra).

L'influenza hard rock e dei Deep Purple non è nata e morta negli anni '70, ma ha continuato a vivere, ispirare e a far sognare le generazioni. L'ultima ondata di rock duro, il grunge, non è a caso avvolto da questa musica. CertiNirvana, Pearl Jam e gli altri, si ispirano molto di più ai Led zeppelin ed ai Black Sabbath, ma sicuramente hanno recuperato sonorità purpleiane ( per esempio il massiccio uso di feedback o di vibrato violento). Per chiudere vorrei citare una parte di una recensione (piccola e divertente) su Made in Japan: "Credo che in ogni nucleo familiare ci sia una copia di "Made in Japan" e che ogni padre aspetti con impazienza il giorno in cui il figlio sarà grande abbastanza e lui lo prenderà da parte dicendogli: <<Ti devo fare ascoltare una cosa…>>". Io farò sicuramente così.

Per approfondire: http://www.impattosonoro.it

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PierPaolo alle 17:01 del 16 marzo 2007 ha scritto:

Emozionante...

...rivivere attraverso di te sensazioni vissute molti anni fa, tali e quali. La "botta" di "In Rock" mi arrivò nel 1971, con l'album ancora in classifica. Mio figlio ha avuto la sua iniziazione Purple sei anni fa, a 14 anni, li ha poi visti due volte dal vivo, sono il suo gruppo preferito. L'ultimo migliore album dei Dp è "Purplendicular", degli anni '90. Contiene senz'altro due o tre capolavori all'altezza dei giorni migliori.

PetoMan 2.0 evolution alle 21:39 del 3 dicembre 2009 ha scritto:

Grandissimi Purple

Nei miei gusti personali vengono subito dopo Hendrix, Led Zeppelin e The Who. Nonostante i numerosi cambi di formazione hanno mantenuto una propria identità. E sono ancora oggi in giro a suonare. A suonare, essì, perchè difatto i Purple hanno sempre messo al primo posto la musica e i concerti, non sono mai stati rock star da copertina, non ci sono leggende strane intorno ai Deep Purple, loro hanno sempre e solo pensato a suonare.