A Lisa Germano & Philip Selway live- Firenze

Lisa Germano & Philip Selway live- Firenze

Lisa Germano & Philip Selway live- Firenze, Sala Vanni 28/03/10

All’ interno del plesso monasteriale di Santa Maria del Carmine di Firenze, la Sala Vanni, sebbene offuscata dalla presenza della Cappella Brancacci, con i suoi affreschi e il suo ambiente intimo e accogliente, è indubbiamente un posto ideale per realizzare qualsiasi tipo di evento culturale. Non fa certo eccezione un concerto di Lisa Germano.

Così il suggestivo scenario si è posto come valore aggiunto di un concerto che già di per sé si preannunciava alquanto allettante. E non fosse stato per la pessima organizzazione che ai privilegiati fortunelli (fra i quali ovviamente il sottoscritto figura a pieni titoli) che hanno prenotato online il biglietto, ha riservato posti rigorosamente in piedi (e si noti che la piccola sala in questione è attrezzata esclusivamente per ospitare persone sedute con posti a sedere numerati), sarebbe stato un evento irrinunciabile, anche considerando il modico prezzo del biglietto. C’è da dire subito che il concerto è andato a due velocità.

Bisogna cioè distinguere i momenti nei quali Lisa Germano si esibiva da sola, di grande intensità, e quelli nei quali si limitava ad accompagnare Philip Selway, che presentava qui il suo disco di esordio. In quest’ ultimo frangente vi era infatti un palese rallentamento emotivo che faceva emergere tutti i limiti creativi del batterista dei Radiohead il cui folk rock malinconico, piuttosto canonico e abbastanza prevedibile, seppur dotato di una certa sensibilità melodica, si muove sulla falsa riga di Mojave 3 e Sophia.

Viceversa la Germano che (al solito) si è destreggiata con una naturalezza e semplicità imbarazzanti fra composizioni da camera più classiche, altre dal taglio più ruvido, moderno, altre ancora dal taglio palesemente etereo, quasi un dream pop sinfonico, ha inevitabilmente toccato le corde emotive del pubblico. Sebbene non abbia realizzato i suoi cavalli di battaglia (nessuna canzone da Geek the girl, tanto per capirsi), ha dimostrato di essere di una categoria a sé stante: gli sono sufficienti le belle ma non epocali  canzoni estratte dall’ultimo album Magic Neighbour e poco altro (fra cui si ricorda la toccante party time con la quale si congeda) per dar lustro alla sua performance, fra le più toccanti a cui abbia mai assistito.

Phil fa il suo mestiere, le sue canzoni corrono via piacevolmente, ma dovrebbe chiedersi se da questa collaborazione stretta con Lisa emergano maggiormente gli effetti positivi o quelli negativi (dato che ascoltarli insieme fa emergere tutti suoi limiti). Per quanto concerne Lisa Germano stessa, l’impressione è che abbia dato solo un assaggio della sua classe, ma tanto è bastato per realizzare una performance da brividi. Se ne esce dopo un ora e mezzo con un bilancio globalmente positivo.

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