A Live - Radiohead (Milano, 18.06)

Live - Radiohead (Milano, 18.06)

Sono cinque anni che i nostri occhi e le nostre orecchie aspettano di trovarli di nuovo in Italia. E non sono affatto delusi dall’attesa. Si narra di biglietti introvabili, venduti in poche ore nel lontano novembre scorso: chi assiste al concerto può ritenersi un privilegiato.

Seconda delle uniche due date in Italia, entrambe a Milano, il 18 giugno i Radiohead, introdotti dal gruppo spalla Bat for lashes, salgono sul palco salutando la folla trepidante. Attaccano con “Reckoner”, uno dei pezzi più intensi dell’album, lasciando i fan con la bava alla bocca già dalle prime note, travolti da una cascata di brividi nati dall’unione di luci e musica., uno spettacolo emozionante. La splendida voce di Thom Yorke sembra capace di prenderti dolcemente per mano e condurti verso i luoghi dell’anima mentre il tuo sguardo si perde nell’arcobaleno dei neon pendenti in verticale sul palco, come stalattiti enormi e colorate. Questa tenda intermittente precede gli schermi giganti che trasmettono riprese live da varie inquadrature, un’auto-citazione che rimanda allo scotch mist, inteso come la loro ultima raccolta di video disponibile su internet e non come misteriosa apparizione (il significato dell’idioma).

La forza dei Radiohead è il loro potere di rinnovarsi, trasformarsi, mutare, sorprendere. Ma senza ricorrere a trovate pubblicitarie, senza ingannare, semplicemente esprimendo se stessi. Hanno sempre dichiarato di appoggiare il download in internet e senza smentirsi hanno messo a disposizione di tutti il loro ultimo album da scaricare.

In questo live c’è qualcosa di unico: i cinque di Oxford hanno reso possibile che un concerto in un grande spazio aperto come l’Arena Civica di Milano diventi un posticino piccolo e intimo in cui cullarsi, ascoltando “Videotape”, “All I Need” o perle più antiche ma indimenticabili come “The Tourist”.

E lo stesso cantuccio è capace di esplodere nell’euforia per pezzi come “Jigsaw Falling Into Place” e soprattutto per “Idioteque”, “The National Anthem” e “Paranoid Android” con cui chiudono la loro performance strabiliante.

Due bonus tracks di In Rainbows per sorprenderci ulteriormente: "Go Slowly" e "Bangers + Mash".

Accanto ai fonici due ospiti a sorpresa, Brad Pitt ed Edward Norton, si godono il concerto praticamente inosservati.

Poi la musica smette di suonare ma le luci restano accese anche a concerto finito, la gente lentamente abbandona l’arena lasciandosi alle spalle l’arcobaleno che dal palco continua a risplendere.

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Madelaine alle 11:13 del 7 luglio 2008 ha scritto:

Io c'ero!

Uno dei rari concerti per i quali vale davvero la pena dirlo.