A Nosound Live @ Crossroads 07-01-2011

Nosound Live @ Crossroads 07-01-2011

Il ritorno sul palco del Crossroads segna per i Nosound l’ideale conclusione di un ciclo. Sebbene siano ancora previste una manciata di date in Europa, la band di Giancarlo Erra sembra voler chiudere il cerchio con l’ultimo album, A Sense Of Loss (KScope, 2009) e mette in scena pertanto una energica performance (tra le loro più tirate in assoluto, a mia memoria) caratterizzata da una setlist perfettamente equilibrata a livello di estratti dai tre album in studio e che ha il pregio di apparire come una sorta di "best of". Così a partire dall’atmosferica psichedelia di Idle End, si entra in piccolo viaggio della memoria con episodi di alto livello come Places Remained, Kites, Some Warmth Into This Chill. Non sono mancate le sorprese: il rientro in scaletta di The Broken Parts e Overloaded (dal primo lavoro Sol29, fresco di ristampa sempre su KScope), ma anche di Lightdark. La formazione è apparsa particolarmente sciolta e la compostezza formale che caratterizzava le esibizioni anche solo di un paio di anni fa ha lasciato il posto ad un sentire più istintivo in grado di tradursi, proprio in contesto live, in una maggiore capacità improvvisativa: molti brani sono stati arricchiti con sezioni che non avevamo mai ascoltato in precedenza. In particolare Some Warmth Into This Chill è uno dei brani che più ha giovato di questo nuovo sentire e il bravo Paolo Martellacci ha magnificato il brano con le sue parti di piano. Tutti i componenti dei Nosound risultano cresciuti dal punto di vista strumentale, ma il creativo muro ritmico di Gigi Zito e Alessandro Luci, rispettivamente batteria e basso, resta il “core” del gruppo: ognuno sa che può improvvisare o anche sbagliare avendo alle spalle questo duo dinamico che sa adeguarsi a ciò che accade intorno. Paolo Vigliarolo, alla chitarra acustica e ritmica, rappresenta l’altro polo di assoluto riferimento, nel suo preciso e puntuale incedere. Nel finale la monumentale Winter Will Come, in maestosa esibizione, attesta lo stato di grazia di una formazione che sa esprimersi al meglio sia quando si esibisce con un quartetto d’archi sia quando si ritrova in modalità quintetto. Anche quando dal punto di vista tecnico magari non tutto funziona a dovere. Il finale dei finali, come in tante altre occasioni, è il “must” di The Moment She Knew sempre dall’esordio Sol29. Ora quello che si attende da loro è l’arrivo di nuovo materiale cosa che a quanto pare avverrà in questo 2011. Prossimo all’arrivo è dapprima l’album realizzato, a nome Memories Of Machines, da Giancarlo Erra insieme al vocalist Tim Bowness (no-man, Centrozoon…) e che include la piena collaborazione dei membri dei Nosound, e poi il CD nuovo proprio dei Nosound, atteso per Novembre. Speriamo che questa fase di crescita sappia tradursi anche nella composizione di brani che costituiscano delle fuoriuscite dal canone sinora così finemente stabilito: talvolta la ricerca della perfezione può ingabbiare in schemi che una band come i Nosound ha già le carte in regola per superare senza perdere un milligrammo di personalità.  

 

Setilist:

Idle End

Places Remained

Cold After All

Kites

The Broken Parts

My Apology

Some Warmth Into This Chill

Fading Silently

Winter Will Come

Lightdark  

 

Encores:

In The White Air

The Moment She Knew    

 

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Per approfondire: http://www.nosound.net

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