V Video

A Prog Rock - 101 dischi dal 1967 al 1980

Prog Rock - 101 dischi dal 1967 al 1980

Prog Rock – 101 dischi dal 1967 al 1980

di Riccardo Storti e Fabio Zuffanti

Arcana, Roma 2016

pag. 416 – euro 25,00

 

Definire il Prog Rock: questo è uno dei compiti più ardui per chi scrive di musica, per chi cerca di definire a parole un genere o uno stile musicale. Fabio Zuffanti (musicista con oltre quaranta dischi all’attivo, da solista e con band quali Finisterre e La Maschera di Cera) e Ricardo Storti (docente di Storia della Musica e fondatore del Centro Studi per il Progressive Italiano) in questo libro cercano di proporne una loro definizione, abbastanza estesa, che percorre un periodo temporale che va dal 1967 al 1980. Analizzando 101 dischi rappresentativi di tutte le sfumature del Prog Rock, i due autori raccontano una storia tra le più affascinanti della musica della seconda metà del secolo scorso, una musica amatissima, soprattutto nel nostro paese, ma al contempo altrettanto odiata dalla seconda metà degli anni ’70, con l’avvento del punk. Il libro propone un’analisi chiara, sintetica, ma molto dettagliata dei 101 dischi scelti, attraverso schede che coniugano il racconto emozionale e personale del musicista Zuffanti, con l’analisi tecnica del professore Storti, e che prevedono ognuna, in chiusura, degli interessanti suggerimenti d’ascolto. Si parte (sorpresi?) con i Beatles di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band  (1967) e si chiude con l’Alan Stivell di Symphone Celtique (1980). In mezzo, tra molti dischi fondamentali del genere e qualche sorpresa, anche un bel contingente di dischi italiani, ventisette titoli, dal mitico (e all’epoca, 1971, ultra censurato) Terra in bocca de I Giganti a Tra Demonio e Santità di Alberto Fortis, alla ricerca di tracce di progressive anche in dischi forse non propriamente appartenenti al genere classicamente inteso.

Una musica che ha avuto proprio in Italia uno dei sui luoghi di massima diffusione, trovando qui forse un terreno più fertile e ricettivo che altrove verso un suono che ha al suo interno una forte impronta di derivazione classica. E il prog  rappresentò uno dei punti più alti di espressione del rock made in Italy, sicuramente uno dei pochi momenti in cui il nostro paese è riuscito ad esportare musica in tutto il mondo (succederà di nuovo, forse, solo con la disco music).  

Un genere che, tra alti e bassi, non è mai completamente scomparso, ed ha seminato molto, e che ancora oggi troviamo ben presente, se è vero, come è vero, che uno dei dischi italiani più belli di questo 2016, quello dei The Winstons, deve molto a quei suoni che chiamiamo convenzionalmente Prog rock.

C Commenti

Ci sono 2 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.

Giuseppe Ienopoli alle 16:25 del primo ottobre 2016 ha scritto:

... è il caso di dire "edizione straordinaria" di Arcana che da sempre è stata in prima fila nella diffusione della letteratura musicale ...

Una carica dei 101 prog_records in pieno 2016 finisce per essere un irresistibile canto di sirene e per alcuni, non pochi sicuramente, sarà difficile sottrarvisi a costo di farsi legare all'albero della nave per non "schettinare" ...

The Winstons ... un made in Italy da leccarsi i baffi ... !

Utente non più registrato alle 20:23 del 3 novembre 2016 ha scritto:

Un LIBRO ben fatto, scritto con la dovuta competenza...

Non è un volume che tratta l'argomento (di per sé molto esteso) in maniera "enciclopedica", ma segue il movimento dal '67 all'80 prendendo in considerazione SOLO 101 dischi, imprescindibili, ma non necessariamente i migliori.

Ovviamente in un solo volume, con una scheda per ogni singolo disco abbastanza estesa, era impossibile una trattazione completa, ma qualcosa mi dice che ci sarà un seguito...