A Velvet Underground - Biografia e Analisi dell’Opera - pagina 1 di 5

Velvet Underground - Biografia e Analisi dell’Opera (1/5)

1. Gli Esordi

“Il battito d’ali di una farfalla in Brasile può generare un tornado in Texas”. Con questa espressione, il meteorologo Edward Lorenz voleva sottolineare come un avvenimento apparentemente insignificante, generato da un essere apparentemente insignificante (magari anche dalla vita molto breve come una farfalla), possa creare conseguenze rivoluzionarie.

I Velvet Underground furono la farfalla, il mondo della musica rock fu invece il Texas. Quasi la totalità dei critici musicali (ma anche i più attenti ascoltatori di musica) concordano sul fatto che non vi sia stata band più influente nella musica rock; status conquistato con una manciata di canzoni in tutto, distribuite su un paio di dischi soltanto, che tra l’altro vendettero davvero poco. Ma in un modo o nell’altro, curiosamente, la musica rock anni dopo avrebbe riscoperto la forza rivoluzionaria di quelle composizioni, assorbendole al suo interno solo anni dopo. Arcinota è la frase di Brian Eno, il quale disse che soltanto un centinaio di persone comprarono il primo disco dei VU, ma tutti quelli che l’hanno fatto sono diventati musicisti rock o critici musicali.

I “sotterranei di velluto”, traduzione fin troppo libera, prendono il nome da una rivista pornografica; la band ha la sua collocazione a New York, che in quel tempo vive un’epoca di rivoluzione culturale un po’ come tutta l’America e come tutto il resto del mondo. Siamo verso la metà degli anni ’60, e il flower-power sta per esplodere.

Ma i VU non c’entrano nulla, con questo. Anzi, sono forse la band che meno è interessata a tutto quello che accade intorno, come testimonieranno i loro testi e soprattutto la loro musica.

Lou Reed (voce, chitarra e testi) e Sterling Morrison (chitarra) sono due studenti che suonano insieme in diverse formazioni della Grande Mela. Reed è anche un aspirante poeta, influenzato da Borroughs; Morrison è forse il “rocker” nel senso classico del termine. John Cale è invece uno studente d’arte sperimentale, gallese, esperto di musica d’avanguardia, influenzato dagli esperimenti di LaMonte Young, e suona la viola, il basso e altri strumenti. A questo primo nucleo si aggiunge il batterista Angus McLise, sostituito nel giro di poco tempo da un’altra batterista (donna, cosa poco diffusa all’epoca), Maureen “Moe” Tucker. Nel novembre del 1965 i Velvet Underground si esibiscono al Cafe’ Bizarre, dove vengono notati dal pittore e guru della pop-art Andy Warhol, ammaliato dal loro strano folk-rock che, pur essendo acido, elettrico e psichedelico come quello di tanti altri gruppi del momento, riusciva ad esserlo in maniera totalmente diversa.

Per approfondire: http://www.storiadellamusica.it

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