A Einsturzende Neubauten

Einsturzende Neubauten

Gli Einstürzende Neubauten si presentano al pubblico con l’esordio Kollaps nel 1981, formazione a tre con Blixa Bargeld (chitarra, voce, percussioni), F.M. Einheit (percussioni) e N.U. Unruh (percussioni, effetti), un disco “suonato” con martelli, trapani, spranghe e seghe circolari, a voler intraprendere un percorso che concederà alla band berlinese lo status di paladini del movimento industrial di fine ’70/inizio ’80, al pari dei contemporanei inglesi, molto diversi per attitudine, Throbbing Gristle. L’idea di fondo delle “nuove costruzioni che crollano” (questa la traduzione di Einstürzende Neubauten) è la destrutturazione musicale restituita all’ascoltatore sotto forma di lamento della terra, che agita e percuote rabbiosamente la propria superficie squassata dall’acciaio generando una forma di “musica” violenta, di sangue e clangori, interpretata dalla voce sotterranea e inquietante del livido cantato in tedesco di Blixa Bargeld (dal 1984 anche chitarrista nei Bad Seeds di Nick Cave). La band compie un percorso musicale e concettuale definito attraverso capolavori come il teatrale Die Zeichnungen Des Patienten O.T. (1983) e il post punk di Halber Mensch (1985), con l’entrata in formazione di Mark Chung (basso) e Alexandre Hacke (chitarra), a conferire dignità di band a un progetto ambizioso e unico, che sarà d’ispirazione per decine di gruppi rock e meno rock (tra gli altri, i Nine Inch Nails di Trent Reznor). Nel corso degli anni si crea un percorso di ammorbidimento del suono dopo la caduta del muro (politicizzato è Haus Der Lüge, 1989) attraverso gli album dei ’90 Tabula Rasa (1993), Ende Neu (1996) e il doppio Silence Is Sexy (1999), virato in sinuosa eleganza dub, morbida elettronica accostata agli strumenti “alternativi” di sempre. Sulla stessa lunghezza d’onda Perpetuum Mobile (2004) e l’ultimo Alles Wieder Offen (2007), interamente realizzato grazie al sostegno (economico e non) dei fan del sito ufficiale.