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A Marissa Nadler

Marissa Nadler

Nata a Boston nel 1981, Marissa Nadler è una delle più interessanti e apprezzate esponenti della scena dream-folk e pysch-folk sviluppatasi in America nel nuovo millennio (Josephine Foster, Devendra Banhart, Vetiver, Espers, fra gli altri). Le sue composizione sono quasi sempre caratterizzate da un andamento etereo ed ipnotico, costruite, specie per quanto riguarda i primi album, sui ricami del fingerpicking e sui dolci e trasognati vocalizzi da mezzo soprano che ricordano Joan Baez tanto quanto le cantanti del fado portoghese. A questo la Nadler aggiunge un ambientazione lirica e sonora che trae ispirazione dal gotico americano e da suggestioni ottocentesche e vittoriane. Umori e caratteristiche che sono già evidenti nel suo debutto del 2004 "Ballads Of Living And Dying", in cui si segnala la bellissima "Annabelle Lee" ispirata all\'omonimo poema di E.A. Poe. "The Saga Of Mayflower" porta ad un punto focale di compimento lo stile del debutto con canzoni perfette ed immaginifiche che narrano le tristi vicende di una serie di personaggi (inventati o ispirati a racconti popolari) in qualche modo collegati fra loro. L\'opera è a tutt\'oggi reputata la migliore fra quelle realizzata dall\'autrice. Nei due avori successivi "Song III: Bird On The Water" (2008) e "Little Hells" (2009), la musicisti introduce cautamente elementi ispirati allo shoe-gaze e al rock psichedelico, con esiti tutto sommato pregevoli.