The Notwist

Formatisi nel 1989, i Notwist hanno il merito di aver riportato in auge su larga scala e, se possibile, degnamente rinnovato la decennale tradizione kraut-rock.

I primi due album della band tedesca (“The Notwist”, 1991, e “Nook”, 1992) sono poco più che mediocri prove di esercizio di stile tra grunge e metal.

I successivi e qualitativamente più robusti “12” (1995) e, soprattutto, “Shrink” (1998) segnano l’efficace incontro tra sperimentazioni elettroniche e le varianti melodiche, progressive, noise, slow-core e post-rock.

Un accrescimento qualitativo a livello sia di scrittura che di arrangiamento fanno del successivo “Neon Golden” (2002) il picco artistico della band, veicolato dall’introduzione di archi e fiati, accanto a campionamenti, loop e beat elettronici, e dalle variazioni blues e dub alle ballate glitch-pop.

“The Devil, You + Me” (2008), più introverso ed ermetico, segna il ritorno agli umori post-industriali di “12” e “Shrink”.

Da segnalare l’operosità dei membri della band tedesca, che, tra un disco e l’altro a nome Notwist, hanno intrattenuto svariati progetti paralleli e collaborazioni, tra cui meritano menzione Console, Lali Puna e la collaborazione con i Themsleves.

Roberto Maniglio