R Recensione

4/10

Bjork

Medulla

Bjork ha abituato a stupire nella sua carriera. Eccessi musicali ma non solo. La contraddistingue una continua voglia di sperimentare e di spiazzare il mondo con nuove idee e intrecci spesso geniale. Con Medulla ha tentato forse il passo più azzardato: un album fatto praticamente di sole voci. Il primo esempio che mi viene in mente che possa essere accostato a questo progetto potrebbe essere la musica dei Polyphonic Spree. Qui però la situazione è diversa perché non c’è nessuno strumento (se non con poche eccezioni) ad accompagnare il coro vocale. Di sicuro un progetto ambizioso. Molto ambizioso. Forse troppo. Ciononostante si poteva provare. Lei c’ha provato, ha chiamato attorno a sé maestri storici come Robert Wyatt e Mike Patton e ne è venuta fuori una cosa inascoltabile, una cosa che definire musica sarebbe davvero esagerato. L’unica canzone davvero riuscita è Pleasure Is All Mine, perfetta da sentire in cuffia osservando il panorama dal finestrino durante un viaggio. Sulla soglia delle sufficienza c’è poi Oceania (non per niente uno dei singoli e quindi un po’ più orecchiabile) mentre si fanno appena ascoltare Who is it (che presenta un minimo di melodia), Where Is The Line (quasi trip hop con una interessante alternanza di pezzi diversi) e Miðvikudags (discreto pathos).

Basta.

Tutto il resto è una cagata assurda. Non ho problemi a dirlo. Non riuscire a dire il contrario neanche sotto tortura. Anzi la tortura me la sono già fatta con l’ascolto. Inutile analizzare le altre canzoni. Il tratto conduttore è che non hanno un tratto conduttore. Ognuna risulta una nenia noiosa e boriosa, soprattutto troppo presuntuosa e senza né capo né coda. Addirittura ascoltando i sospiri e i rantoli di Ancestors mi è venuto il dubbio che Bjork non volesse pigliarci davvero tutti per i fondelli.

Insomma Medulla è completamente bocciato. Un’operazione disastrosa. Penso che qualsiasi appassionato di musica abbia represso a fatica un certo imbarazzo durante l’ascolto. Bjork ha sicuramente toppato cercando di volare troppo in alto. Non so se si sia montata la testa ma la preghiamo di tornare il prima possibile con i piedi per terra.

V Voti

Voto degli utenti: 7,3/10 in media su 21 voti.
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george 8/10
Ltd 7/10
Lupetto 10/10
loson 7/10
cielo 7/10
DMAKA 9/10
max997 6/10
jekspacey 7,5/10
Dengler 4,5/10

C Commenti

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Utente non più registrato alle 17:03 del 3 maggio 2007 ha scritto:

Speriamo in un futuro più roseo!

Concordo pienamenta con l'autore della recensione. Quando a suo tempo, entusiasta, comprai il CD l'ascolto fu una sorta di mini tragedia. Medulla è un disco ambizioso. Arrivata sulla scena musicale internazionale con i Sugarcubes (chi non ricorda "Regina"?) e così promettente con dischi come Debut, Post e Homogenic; Bjork, si è persa in un disco impenetrabile.

La musica è arte e l'arte deve trasmettere un messaggio che arrivi a tutti. In questo caso il messaggio arriva solo alla brava islandese che, nel futuro, spero riesca a riportarci ancora alle atmosfere dei primi innegabili successi.

cocktailmassi (ha votato 9 questo disco) alle 14:08 del 2 luglio 2007 ha scritto:

Ma che operazione disastrosa....

Non condivido affatto la tua recensione.Penso che questo album di Bjork sia una ulteriore (se non la più grande) prova del suo genio: aveva già detto moltissimo nei lavori precedenti e questa sua "ambiziosa" prova era dovuta, d'altra parte se non è ambiziosa lei...

Dato che non hai detto nulla (di positivo) riguardo la canzone "Triumph Of A Heart" ,per me un pezzo fantastico,mi viene un dubbio : ma abbiamo ascoltato lo stesso album?

Credo che questo album lascerà parecchio il segno e sarà preso come riferimento da molti artisti!

Alessandro Pascale, autore, alle 23:21 del 27 agosto 2007 ha scritto:

io spero di no

comunque il mondo è bello perchè è vario e sui gusti non si discute

Utente non più registrato alle 6:36 del 28 agosto 2007 ha scritto:

Forse son stato troppo duro???

Forse son stato troppo duro verso questo disco.

Proverò a riascoltarlo!

fabfabfab (ha votato 8 questo disco) alle 15:51 del 25 giugno 2008 ha scritto:

a me piace

simone coacci alle 16:45 del 25 giugno 2008 ha scritto:

La copertina è uno schianto...

Lupetto (ha votato 10 questo disco) alle 18:22 del 9 luglio 2008 ha scritto:

ascoltato, digerito, acquistato il giorno dell'uscita. mi ha trasportato laddove ha voluto lei con i suoi canti e suoi richiami da sirena.

Veramente sperimentale e oceanico.

george (ha votato 8 questo disco) alle 17:45 del 17 aprile 2009 ha scritto:

Lo trovo molto bell

W patton!!

george (ha votato 8 questo disco) alle 19:05 del 26 aprile 2009 ha scritto:

non l'avevo votato

Tsingtao (ha votato 9 questo disco) alle 16:15 del primo luglio 2009 ha scritto:

affrettata

Trovo che questa recenzionew sia stata fatta in modo affrettato e senza documentazione a causa di errori per esempio Oceania non è un singolo del disco oppure senza sapere che Ancestor x quanto inascoltabile è semplicemente il canto di gola (ovvero il canto tradizione Inuit).

Io invece trovo che Bjork abbia voluto sperimentare come al suo solito e sia riuscita a creare un prodotto che spazia nel vocale senza tralasciarne nessun aspetto.

Utente non più registrato alle 19:19 del 11 dicembre 2009 ha scritto:

Sinceramente penso che Medulla abbia rappresentato per Bjork un vicolo cieco. Un passo dovuto nella sua continua sperimentazione perchè ormai gli restavano solo le voci da usare. Ma già in Vespertine si riusciva ad intuire il percorso futuro di Bjork, esso infatti è passato dall'imponenza di Homogenic con la sua elettronica maestosa ai crepitii di Vespertine. Poi già nel singolo di Hidden Place Bjork ha provato l'approccio a cappella, quindi Medulla è quasi venuto naturale. Mi rendo conto che questo è un album molto complicato che non si fa voler bene subito (anche in questo caso ho impiegato anni per rivalutarlo) e che necessita ulteriori prove d'ascolto ed approfondimenti. Recensione condivisibile se si è ai primi ascolti ma che col tempo va riletta perchè Bjork è una stronza. Sappiatelo tutti, sappiatelo.

Utente non più registrato alle 20:07 del 25 dicembre 2009 ha scritto:

Where is the line with you?

Dopo aver riascoltato l'album posso affermare che questa recensione è scritta con i piedi. I brani più sottotono solo al massimo 4 di cui 2 intermezzi. Non una parola sugli artisti coinvolti, Taeg e Patton ad esempio...indice che di questo disco si è sentito a malapena l'emmepitre. Non una parola di confronto con Vespertine ma quantomeno dal punto di vista grafico. Insomma col senno di poi posso dire che le parole spese per Medulla sono frutto di puro diletto, purtroppo. Bjork merita i migliori professionisti a 360 gradi, non è solo musica. E l'album vale almeno 8, ho sbagliato anche io nella valutazione. Where is the line il brano migliore.

Genji alle 0:01 del 7 gennaio 2010 ha scritto:

questo disco è stato fondamentale per la musica! da quando è uscito nel 2004 il mondo del pop è stato invaso da campionamenti di voci e da beatboxers vari, molti artisti devono tanto a bjork e anche a medulla.

maxcoro (ha votato 7 questo disco) alle 0:24 del 4 giugno 2011 ha scritto:

ancora bello!

Ho rispolverato oggi il cd, e lo trovo ancora molto attuale nelle sonorità

jekspacey (ha votato 7,5 questo disco) alle 12:34 del 28 ottobre 2016 ha scritto:

"Cagata assurda"! Ho ascoltato l'album intero per tre volte, ma proprio non riesco a capire cosa ci sia di così anti-musicale e inascoltabile. I "rantoli" di Ancestors ? come ha già scritto qualcuno sono un semplice rimando al canto di gola delle popolazioni inuit: una sorta di gioco musicale, dalla complessità immane, basato su scambi di pattern ritmici tra due cantanti (spesso donne).

Il resto dell'album l'ho trovato straordinariamente evocativo, pezzi come "Vokuro", "Desired Constellation" e "Oceania" rimarranno per sempre nel mio cuore.

L'insulto alla musica non è questo bellissimo album, ma la poco ponderata valutazione del recensore.

ThirdEye (ha votato 8 questo disco) alle 15:17 del 19 novembre 2016 ha scritto:

Non condivido per un cappero...Dopo 'Post' e 'Vespertine' forse il mio preferito di Bjork.

carmine alle 1:58 del 28 dicembre 2016 ha scritto:

Questa su “Medulla” , é praticamente , l' unica recensione negativa che si trovi in rete , Pitchfork e Rolling Stone comprese . Già questo basterebbe all' autore dell' articolo per capire di avere scritto lui “una cagata assurda” .

Sarei curioso di sapere se ha mai pensato a cambiare mestiere .

Oppure , se proprio vuole insistere a restare nel settore , a scrivere recensioni per le riviste dei consumatori , sulla qualità dei sacchi di patate . Se costui ne capisce di musica , allora io posso ottenere una cattedra al M.I.T.

Il bello é che scrive per un sito che , tra l' altro , avrebbe la pretesa di spiegare la-storia-delle-musica !

Aveva proprio ragione Umberto Eco , quando diceva che “Internet dà diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino . .”

fabfabfab (ha votato 8 questo disco) alle 11:12 del 28 dicembre 2016 ha scritto:

Vabbè Carmine, dacci un saggio delle tue capacità. Ne saremmo onorati.

FrancescoB alle 11:48 del 28 dicembre 2016 ha scritto:

Che brutta roba i funs

Quando tocchi il totem sei automaticamente un incapace

Cas alle 11:56 del 28 dicembre 2016 ha scritto:

diciamo che anche imparare a digitare correttamente sulla tastiera potrebbe essere un buon inizio.

fabfabfab (ha votato 8 questo disco) alle 16:23 del 28 dicembre 2016 ha scritto:

Se unisci gli spazi pre e post virgola entri in comunicazione con Dio