Miotic
Antinomia
Nella musica rock tradizionale viene spesso utilizzata una ritmica di 4/4; il math rock, invece, ricorre ad una ritmica suddivisa asimmetricamente, che varia dai 7/8 agli 11/8, fino ai 13/8. Questa complessità, riconosciuta come matematica dai diversi critici musicali ed ascoltatori, può essere influenzata da altri generi, più o meno vicini al rock, come il noise, il post-rock e il mathcore. I bolognesi Miotic, matematici anchessi, manipolano, fondono e sincopano tutto in Antinomia col preciso intento di (con)fondere le proprie esperienze musicali in un solo gesto forgiante. Andrea Burgio al basso, Nicola Benetti alla batteria e Davide Badini alla chitarra elettrica propongono un disco strumentale che, come spesso accade nel genere in questione, se ne infischia della dimensione testuale. Come ben preannunciato dal titolo, questo lavoro rappresenta quel particolare tipo di paradosso che scaturisce dalla compresenza di due affermazioni contraddittorie, con levidente differenza che qui si parla di contraddizioni musicali.
Antinomia consta di sette brani molto omogenei: i primi e gli ultimi tre tutti giocati sulla definizione classica di math-rock. Resta fuori Mausoleo delleterno distacco, una canzone a se stante quasi unoperetta post sublime e decadente, fortemente influenzata dal progressive nelle sue volute manieriste e nei suoi lunghi trabalzamenti di corde. I trentasei minuti di Antinomia rappresentano lentrata in scena di una band interessante, costituita da abili musicisti che hanno voglia di suonare bene, chiassosamente ma ordinatamente, la propria arte; il loro sound causa sfoghi e ribellione, se non addirittura la diminuzione del diametro della pupilla la miosi, appunto.
A ben vedere non ci sono molte realtà math rock in Italia, eccettuati alcuni pezzi degli Zu. Quel genere risiede altrove, negli States, a Pittsburgh (Don Caballero), a Sacramento (Hella), a Louisville (Slint), a New York (Battles), a Providence (Lightning Bolt) o, al massimo, a El Paso (The Mars Volta). È questo uno dei motivi per cui i Miotic meritano un briciolo di pubblicità: lassoluta rarità che rappresentano nel panorama musicale italiano. Ci auguriamo che in futuro propongano lavori più stratificati ed eterogenei, così da poter parlare di un solido underground di rock matematico, stavolta senza contraddizioni di sorta.
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