Father Murphy
Anyway Your Children Will Deny It - 8 Heretical Views
Rifare i Father Murphy non può che portare alleresia, perché si va a mettere le mani su materiale che è già profanatore, e se a farlo è gente come Black Dice, EMA, Indian Jewelry e Sic Alps, si rischia davvero la scomunica per eccesso di roba figa. Queste otto revisioni eretiche di pezzi tratti dal recente Anyway Your Children Will Deny It, più due remix contenuti in un 7, proseguono dunque una messa nera già crostosissima, rileggendone spesso i versetti per sottrazione. Un po inevitabilmente alla seconda, ma si gode.
A sparire, quasi del tutto, sono le chitarre del Reverendo Freddie, a cui nel disco erano demandati gli scavi più terrigni e duri. Tolta labrasione, resta uno spazio che comunque niente ha della serenità. Se è pace, è la pace del R.I.P. Così nei pezzi più svaporati del 7 pollici si respira uninquietudine sospesa in un ambient dopo la tempesta da paura (Philippe Petit che rifà "Diggin' the Bottom of the Hollow" e gli Indian Jewelry che rileggono His Face Showed No Distortions, per unaria mortifera ben lontana dai loro standard).
Altrove alle chitarre si sostituiscono incursioni elettroniche e rumorismi taglienti che possono incutere angoscia quando si concentrano su loop vocali mandati in marcescenza (W.H.I.T.E ancora su Diggin the Bottom of the Hollow e Noel Von Harmonson dei Sic Alps che rilegge Their Consciousnes in chiave ultra-funeraria) o ipnosi nera se a fare da base sono i beat (Happy New Year per How We Ended Up With Feelings of Guilt e ancor più il lavoro degli Zulus su It Is Funny, It Is Restful, Both Came Quickly, dove la batteria ossessiva delloriginale diventa un picchiare di blips su scorze noisy piene di spigoli).
Notevoli i momenti in cui labrasione è ricreata per via elettronica e dotata di una sua struttura nuova: gli Yvette che remixano In Praise of our Doubts e i Black Dice su In the Flood with the Flood ci vanno giù pesanti davvero, con stravolgimenti che mantengono il sapore delloriginale ma lo rivestono quasi a nuovo. EMA, poi, che tira fuori gli archi alla fine di Dont Let Yourself Be Hurt This Time (dopo quello che onestamente sembrava un compitino), dà un colpo di grazia che un po alla grazia assomiglia.
Degna coda, comunque, a un gran disco. Ora i ragazzi stanno lavorando a un nuovo Ep sul fallimento. Aspettiamo in eretico non-silenzio.
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