Disco Inferno
D.I. Go Pop
Di tutto ciò che fa parte del cosiddetto post rock sincretista, questo è sicuramente il lavoro più ambizioso.
L'atmosfera di D.I. Go Pop è pressoché indescrivibile in quanto ogni pezzo è permeato da un' essenza propria che lo fa unico: verrebbe quasi da pensare che ognuno di questi potesse provenire da un contesto differente. Ma c'è qualcosa che li unisce. Sono le cornici di ciascuna di queste piccole oniriche composizioni: il suono dello scorrere incessante di un piccolo ruscello, il perpetuo ridondare distorto di campane, lo scatto reiterato di una macchina fotografica spaziale o il sibilare di un soffio di vento, dolce e piacevole, che con questa terra ha poco a che fare.
E così lentamente si materializza il messaggio sonoro che i Disco Inferno cercano di trasmettere: i suoni che alle volte ci sembrano banali o insignificanti, sono quelli che poi, se saputi "captare", hanno la capacità di renderci consapevoli di quanto sia estremamente gratificante saper ascoltare ciò che ci circonda.
Lo zenit che esprime questo concetto risiede nella soave Footprints In Snow, leggiadro carosello di campanelli accompagnato da un ostinato suonato con un loop di un rumore di passi su neve fresca; il risultato è di un impressionismo esasperato.
La struttura pressoché perfetta, dovuta allarrangiamento certosino di ognuno dei pezzi contenuti nellalbum, ne fa uno dei gioielli più luccicanti del post rock tutto.
Io personalmente non mi ero reso conto ai primi ascolti dell'incredibile poetica sonora che questo disco riuscisse a sprigionare: adesso ne sono consapevole.
E ve lo consiglio caldamente.
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