R Recensione

6/10

Takaakira "Taka" Goto

Classical Punk And Echoes Under The Beauty

Alzi la mano chi ha voglia di riascoltare tutta la discografia dei Mono. Ehi ehi, dove scappate? Stavo scherzando!

Perdonate la pesante ironia, ma l'indigestione di qualche anno fa ha lasciato il segno. Perchè sebbene Takaakira "Taka" Goto dimostri ancora di essere un buon compositore, quelle sonorità (cercherò di non nominare Mogwai, Sigur Ros e compagnia non-cantando) hanno avuto una diffusione tale da trasformare l'indubbio fascino iniziale in un senso di noia mortale. Se a questo aggiungete che le sette tracce di "Classical Punk And Echoes Under The Beauty" sono di fatto delle composizioni che "Taka" aveva scritto per i Mono nel 2003 (salvo poi scartarle dalle scalette degli album della band), capirete che l'entusiasmo non è proprio alle stelle.

Bisogna ammettere che quella esclusione fu coerente, perché questo disco si smarca in più punti rispetto alla Monolitica produzione dei nipponici. Da una parte si nota un diffuso uso del violino per aggiungere dramma al solito post-rock strumentale ("Delicate Madness"), dall'altro si notano velleità cinematografiche ("Taka" dichiara di aver tratto ispirazione da "Le onde del Destino" di Lars Von Trier), "classiche" ("Isolation" e "Muse") e "orientali" ("Silence of Eden"). In realtà, il disco acquisisce compiutezza solo quando unisce queste istanze alla matrice rock, creando atmosfere brumose degne dei migliori Mogwai ("Emptiness Corridor") e Sigur Ros ("Uka - Tenshi no Ibuki"). Ecco, lo sapevo.

V Voti

Nessuno ha ancora votato questo disco. Fallo tu per primo!

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.