The Black Angels
Passover
Adoro i Black Rebel Motorcycle Club. E ai Black Rebel piacciono i Black Angels.
Il sillogismo che volevo concludere ha trovato la soluzione due giorni fa.
Entro in un negozio di cd e trovatone uno con la copertina più accattivante chiedo di poter ascoltare qualche traccia. Perchè così sento. Non lascio finire la prima canzone e sono già alla cassa con l'Lp in mano.
Texani di Austin i Black Angels suonano anni '60. Escono direttamente da quei pezzettini di cartone inzuppati di acidi, di quelli che ti fanno vedere Lucy in the Sky with Diamonds! E via con i loro riff solidi e ripetitivi; pochi fronzoli e molto rock. I pezzi sono tutti solidi e mantengono un'ottimo livello qualitativo. Il brano che più colpisce il bersaglio però c'è. Si tratta di The First Vietnamese War che parte dal Vietnam per arrivare diretto nell strade di Baghdad con questa chitarra-elicottero che ti spara dentro sensazioni sixties.
Altri episodi più che riusciti sono "The Sniper At The Gates Of Heaven" e "Prodigal Sun" che sfiorano i Sisters Of Mercy e i Doors pur mantenendo il marchio di fabbrica originale "made in TEXAS".
Il piglio è quello dei Velvet Underground, dei Doors , gli Stooges, ma soprattutto le chitarre dei Black Sabbath. E non c'è niente da aggiungere se non che di questo rock ce n'è proprio bisogno; un rock sporco pulito da filtri e computer; un rock come suonerebbe nel garage sotto casa.
Semplici, diretti e sporchi. Un'ottima scelta per chi ama il buon rock.
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