Crippled Black Phoenix
A Love Of Shared Disasters
Sono tre anni che Dominic Aitchison, bassista dei Mogwai, e Justin Greaves, ex batterista degli Electric Wizard, lavorano al progetto Crippled Black Phoenix. E se due personaggi di questo calibro trovano lappoggio della Invada Records di Geoff Barrow dei Portishead beh, allora cè da aspettarsi qualcosa di quanto meno stuzzicante.
Il progetto è ambizioso: unora e sedici minuti di indie non è da tutti i giorni, 9 membri in una band alquanto eterogenea e il risultato è davvero altissimo. Non cè che dire: tanto contenuto e pochi fronzoli (se si esclude lintroduttivo Lament Of The Nithered Mercenary), nonostante la lunghezza dei brani, la proliferazione di strumenti di ieri e di oggi, le voci registrate e il ripetersi insistito di quei due accordi.
Ed è proprio come se le teste pensanti dei Crippled Black Phoenix ci volessero dire: dateci due note e noi ve le riconsegneremo sotto forma di profonda soddisfazione.
A Love Of Shared Disasters è una vera opera indie, dalle armonie soffici e desolate, che si avvicina in punta dei piedi al passato (Really, Howd It Get This Way?, Goodnight Europe, You Take The Devil Out Of Me: floydiane soprattutto nella parte vocale), e silenziosa ritorna attualissima (Suppose I Told The Truth?, When Youre Gone), passando per un attimo da ciò che Justin Greaves e soci sono al di fuori di questo progetto (The Whistler). Bravissimi poi nel rendere la parte finale un dolce e lungo accompagnamento seducente (Sharks And Storms / Blizzard Of Horned Cats), apocalittico (My Enemies I Fear Not) e narrativo (Im Almost Home).
Un disco che ha la capacità di traghettarti lontano, etereo, un tapis roulant senza una fine in cui è facile lasciarsi andare, diritto diritto composizioni in continua crescita, sempre più leggere e sfuggevoli e senza tempo nel loro fondersi verso unestasi progressiva, dalle influenze multiple sì, ma che si dissolvono velocemente in elaborazioni estremamente personali ed uniche.
Una delle migliori uscite di questanno.
Vogliamo ancora chiamarlo supergruppo? Ciò che conta è che quello che ne è uscito è un superdisco.
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