Alex Bleeker And The Freaks
How Far Away
Membro dei Real Estate e già autore di un disco nel 2009 assieme ai Freaks, Alex Bleeker propone con questo How Far Away una sorta di Days messo su in economia. Una specie di instant album con bozzetti indie pop patinati di americana e folk, senza alcun interesse per i suoni e la produzione: tutto melodia, voce un poco ebbra, pezzi damore storto e divertimento.
Dove il meccanismo che rimane uno dei più semplici e riproducibili sulla faccia della terra funziona, ne escono pezzi immediati in modo disarmante eppure canticchiabili allinfinito, per easy listening di gustosa fricchettaggine: bastano un ritornello con organo (Dont Look Down), un pavementismo anni 90 (Who Are You Seeing), una caricatura youngiana (Step Right Up) o persino una tastiera di pura elegia (Time Cloud).
Qua e là si sente leco delle approssimazioni tropical del primo Ducktails (See You On Sunday) oppure aria alt-folk per feste narcotiche da college (Leave On The Light, con steel guitars languenti pure troppo). Tutto molto leggero, disperato il giusto (All My Songs: are for you, naturalmente), e va bene così, se Dr. Dog, Vetiver o The Elected nel frattempo hanno perso colpi. Detto che pure qua dentro non tutto ha la stessa qualità, e in un lavoro così breve e tirato via il difetto si fa sentire.
Divertissement.
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