Vinicio Capossela
Ovunque Proteggi
Tra ballate,fanfare e cha cha cha rieccolo qua
Vinicio Capossela dopo 6 anni di silenzio ci riconquista con le sue fragorose filastrocche e la sua crescente complessità musicale. Un album innovativo e ovviamente ironico,accanto al suo ormai tipico uso dellorchestra macedone e dei ritmi jazz di Paolo Conte, si avvale di un sound elettronico (in Moskavalza) in cui sposa perfettamente la sua voce con ritmi pulsanti e vari.
Ovunque proteggi si può paragonare a un viaggio allucinato tra luoghi reali e mitici, in cui Vinicio tiene alti i suoi caratteri aspri e taglienti, degni dei migliori cabarettisti!! Allo stesso tempo gli ultimi due brani racchiudono una vena poetica e profonda, in cui il carattere romantico e sentimentale dellautore forse non è mai stato così palpabile.
Nonostante qualche mancata stringatezza, dato che la prolissità di alcuni singoli fa perdere un pizzico di energia allintero album, posso dire che lo spirito beffardo e sconfusionato trapela da ogni dove ricordandoci che Vinicio è sempre Vinicio!!!!
Insomma un grande rientro di un grande artista italiano che come ogni volta fa simpaticamente storcere il naso a chi lo ama da tempo e a chi lo scopre solo ora; unopera che rende pienamente giustizia alla sua fama di mastro circense solo un vero acrobata della musica potrebbe assemblare in tale armonia un insieme di suoni, voci e stili cosi differenti. Riesce a rendere orecchiabili la maggior parte delle proprie canzoni ad un primo ascolto, per poi travolgere in un tumulto di sensazioni e sentimenti i più attenti ascoltatori.
Un ennesimo successo che piace come è sempre piaciuto Vinicio, un album che lascia intendere una continua evoluzione dellartista che invece si pensava arenato nel suo stesso personaggio dopo la pubblicazione dell antologia Lindispensabile
Bello!! Non c'è altro dire, cè solo da ascoltare..
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