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R Recensione

7,5/10

Armando Corsi e Roberta Alloisio

Luigi

E’ uscito il 21 marzo, nel giorno del suo compleanno, l’omaggio di Armando Corsi e Roberta Alloisio a Luigi Tenco. Un disco la cui pubblicazione deve essere stata una scelta difficile, ad un anno dalla morte improvvisa di Roberta Alloisio, e che diventa quindi un doppio omaggio: a Tenco ma anche alla bravissima cantante genovese (in realtà, come lo stesso Tenco, originaria della provincia di Alessandria).

Armando Corsi è uno dei migliori chitarristi acustici italiani, con collaborazioni che vanno  da Ivano Fossati a Ornella Vanoni a Paco de Lucia e tantissimi altri, ed ha ricevuto per questo la Targa Tenco “I suoni della canzone” nel 2015. Targa ricevuta a sua volta anche da Roberta Alloisio nel 2011 per il disco “Janua”, nella categoria “miglior interprete”. Diventava quindi quasi obbligatorio per i due artisti arrivare al disco dedicato a Tenco: un disco completamente acustico, chitarra e voce, arrangiato dallo stesso Corsi e registrato in pochi giorni.

Con queste versioni spogliate e asciutte i due artisti genovesi ci fanno riscoprire l’essenza delle canzoni di Tenco, a detta di tutti quelli che hanno provato a rifarle, tra le più difficili da eseguire, per la loro complessità di scrittura, nonostante l’apparente semplicità delle melodie. Il trattamento riservato alle canzoni di Tenco in questo disco è improntato alla lievità. Così la splendida “Mi sono innamorato di te”, posta in apertura del disco, è cantata con trasporto e suonata con poche, semplici, ma efficacissime note, e la celebre “Un giorno dopo l’altro”, aperta dal classico fischiettio che introduce il brano originale, è cantata con estrema semplicità e leggerezza, caratteristiche tipiche della vocalità della Alloisio, e suonata con altrettanta grazia da Corsi. Grazia e leggerezza che ritroviamo anche in “Ciao amore ciao”, qui proposta in una delicata e toccante versione.

Spicca la fantasia del chitarrista, che, partendo dalle melodie originali e senza mai stravolgerle, riesce a segnarle con il suo tipico tocco. Così “Se sapessi come fai” mantiene la melodia del cantato fedele all’originale, ma la sei corde di Corsi si sbizzarrisce, dando al brano coloriture del tutto nuove. L’amore del chitarrista genovese per la musica latina e carioca viene fuori in maniera evidente in “Un’ultima carezza” e in “Ti ricorderai”, dove si destreggia anche alla voce, e nel bellissimo arrangiamento di “Ho capito che ti amo”, che diventa quasi un tango, dove la voce della Alloisio si apre e spazia su diverse tonalità. Notevole “Angela”, che in versione solo strumentale diventa quasi un brano di chitarra classica, a dimostrazione non solo della bravura di Corsi nell’esecuzione e arrangiamento, ma anche delle grandi doti di compositore e musicista di Tenco.

Corsi e Alloisio sono senza dubbio due artisti dotatissimi, e la loro grande preparazione tecnica è evidente in “Io sì”, considerato uno dei brani più difficili da cantare del repertorio di Tenco per le sue progressioni verso l’alto ad ogni cambio di strofa, qui ripresa in una versione molto bella, con una grande interpretazione ed un arrangiamento molto originale di Corsi, che in questo caso, come nella versione sincopata e dall’aria vagamente swing de “La ballata del marinaio”, ha l’occasione suonare con la chitarra di Tenco. Molto belli anche gli arrangiamento di “Ah l’amore, l’amore”, una versione personalissima con cui i due musicisti si appropriano del brano del 1966 e lo riportano a nuova luce, e di “Vedrai vedrai”, una versione sentita e splendida, una delle più belle dell’intero lavoro. Il disco si chiude con un brano particolare, “Luigi e gli americani”, scritto da Giorgio Gaber per ricordare l’amico Luigi Tenco: un doppio omaggio ai due grandi artisti.

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