V Video

R Recensione

6/10

Maria Devigili

La Semplicità

C'è sicuramente qualcosa che colpisce all'ascolto del debutto di Maria Devigili intitolato “La Semplicità”. Questo primo EP composto da 6 delicati brani esalta la voce corposa e piena della cantautrice trentina. Una musica che cita il cantautorato leggero italiano, ma anche una certa influenza blues.

La Mia Fortuna sembra ricordare Cristina Donà, nei suoi pochi secondi che danno l'inizio a questo disco. Poi le chitarre ritmate blues danno l'attacco alla title-track, una sorta di brano gioioso e spensierato nel suo ritornello, leggero nel suo flusso pop. Il Vortice dà un ritmo maggiore al disco, tra riff di chitarra ed una sezione ritmica vigorosa. Maria in questo pezzo esce il suo carattere rocker, quasi ad echeggiare una Carmen Consoli dei tempi di “Amore Di Plastica”. Ovviamente l'elemento rabbioso e rivoltoso manca nelle tematiche dell'artista trentina. Semmai esce spesso fuori una sorta di leggerezza, sia nei suoi testi che nella sua musica. Ed una certa gioia che trova il suo punto massimo nell'unico brano cantato in francese, Je Suis. Un brano piacevole sin dal primo ascolto, leggiadro come la brezza primaverile. Lontano ha echi più malinconici, mentre la conclusiva Nella Moltitudine chiude il disco nel suo modo migliore e raffinato.

Questo EP può essere un seme interessante da piantare nel panorama italiano. Sicuramente una ricerca maggiore sia nelle musicalità, sia nei testi, possono aiutare Maria Devigili a trovare una strada ancora più personale in questo paesaggio sempre più variegato e ricco.

V Voti

Nessuno ha ancora votato questo disco. Fallo tu per primo!

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.