R Recensione

7/10

Mimes of Wine

Apocalypse Sets In

Apocalypse Sets In” è l’esordio sulla lunga distanza dei Mimes Of Wine, progetto solista di Laura Loriga, tra Bologna, Parigi, San Francisco e Los Angeles, arricchito dalla presenza di svariati collaboratori, tra cui Enzo Cimino, Adriano Modica e Daniele Calandra.

I riferimenti più prossimi appaiono “White Chalk”, ultimo album solista di PJ Harvey, per il lirismo malinconico, “Lady Sleep” di Maximilian Hecker, per lo stile pianistico classicheggiante, nonché “Lovetune For Vacuum”, album d’esordio di pochi mesi fa di Soap&Skin, per quanto meno variegato e con un’elettronica più discreta. Richiami abbastanza lontani anche per Joni Mitchell e la Cristina Donà degli esordi, con la voce che ricorda Lara Martelli di “Cerrydwen” e Giulia Millanta (Giulia and the Dizzyness) di “After The Alpha Decay”.

Apocalypse Sets In” mostra una Laura Loriga che riesce ad intessere atmosfere piacevolmente malinconiche, attraverso un songwriting che fa leva prevalentemente sul pianoforte, talvolta col suo incedere emotivo (“Julius”, “K”, “Bolivar”, “Moth”), talaltra con un passo jazzato (“Gozo”, “Vernal”, “Oberkampf”, “Fishes”).

Pianoforte accompagnato dai fiati in “Bolivar” e “Gozo”, nonché, dosati in quasi tutte le tracce, da accenni molto discreti di elettronica sapientemente, che talvolta assume contorni più glitch (“K”) o ambientazioni rumorose soffuse (“Bolivar”).

Oberkampf” e “From A Forsaken Bow” sono i due momenti meno oscuri e più melodici, dai contorni vagamente tra jazz e blues e approccio da chansonnier la prima, con accenni folkeggianti la seconda.

Piacevole elemento di relativa discontinuità estetica rispetto al leitmotiv dell’album è da considerarsi “Long Lifting Road”, diversa nella forma ma non nella sostanza, che, interamente basata sulla chitarra elettrica tetra e tagliente alla PJ Harvey più classica, esprime la stessa intensa, nostalgica e inquieta emozionalità.

In conclusione, Mimes Of Wine si presenta come un valido progetto e “Apocalypse Sets In” dimostra di essere un buon disco, che colpisce già dai primi ascolti per la maturità compositiva.  

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