Toni Melillo
Il Mio Giardino
Gavetta e mestiere portano un cantautore milanese amante del jazz e del Brasile all’attenzione dell’etichetta partenopea Microcosmo Dischi. L’artista in questione è quel Toni Melillo, che più di quindici anni fa aveva partecipato ad un’edizione del Sanremo Giovani e che con il disco in questione evidenzia una significativa crescita musicale.
Ne “Il Mio Giardino” Toni Melillo si avvicina, in maniera più decisa e valida, a sonorità jazz e world, cui è particolarmente sensibile l’etichetta dell’attento e raffinato Joe Barbieri. Nel particolare, “Il Mio Giardino” propone un repertorio musicale che si focalizza prevalentemente su una visione cantautoriale del pop alquanto variegata e venata, in maniera tanto piacevole quanto pregevole, di bossa nova, tropicalismo, swing e reminiscenze rhythm and blues e di quel misto di soul, blues e country distintivo del West Coast sound. Quindi, i riferimenti musicali sono soprattutto Caetano Veloso, Antonio Jobim e Joao Gilberto, da un lato, e Rickie Lee Jones e Crosby, Stills, Nash e Young, dall’altro. Di poco più lontane, le influenze anche di Van Morrison, Nick Drake e Leonard Cohen.
Il lavoro, completamente scritto, arrangiato e prodotto dallo stesso Toni Melillo, si avvale della collaborazione di valenti musicisti, tra cui Riccardo Fioravanti, Marco Ricci e Fausto Beccalossi, che arricchiscono ulteriormente un prodotto di qualità già buona. Brani come “Il Mio Giardino”, “Scende Così”, “L’Uomo Dei Sogni”, “Soldier Of Love” e “La Dolce Vita di Veronica”, si distinguono per le loro melodie tanto gradevoli quanto eleganti, e costituiscono solo alcune delle preziose gemme rintracciabili tra le 15 tracce di cui è composto l’album.
In conclusione, “Il Mio Giardino” è un disco raffinato e brillante, capace di accostare alla più spensierata e immediata piacevolezza melodica del pop la più complessa e malinconica rivisitazione cantautoriale del jazz.
Tweet