Paolo Conte
Elegia
Siamo Uomini Al Tramonto
Dovremmo esserne consapevoli, questi tempi in cui ardono le ultime braci della modernità, hanno vissuto di una progressiva separazione tra pratiche e consapevolezza. Lo sviluppo dellera cibernetica, la dissoluzione dei solidi punti di riferimento, di una società come rigida struttura, la sostituzione della stessa con reti fluide di relazioni instabili ed effimere - non solo tra gli uomini ma tra gli uomini ed il corollario ambientale e materiale che li circonda - hanno portato ad un progressivo smarrimento dellUomo e della sua naturale tensione a sviluppare le facoltà umane, la creatività, o per dirla con Fromm limpulso alla vita.
Musica, Plastica Ed Altri Sottoprodotti Culturali In questa progressiva divaricazione venne coinvolta anni or sono anche la musica come naturale prodotto della creatività umana e delle attitudini vitali. La composizione, la realizzazione e larrangiamento di opere musicali furono vittime inconsapevoli di un duplice fenomeno di progressiva alienazione: la separazione tra un uso frequente e improprio della tecnologia e la perdita di consapevolezza nelluso stesso. La musica degli anni 80 era già preda di ingloriose traversie e ubriaca di distorsioni plastiche e sonorità banalizzanti, tuttavia serbava ancora punti fermi, una solida base di riferimento e non era vittima dellanomia che avrebbe caratterizzato la decade successiva, anzi piena di spunti allettanti. Anomia e alienazione; Georg Simmel, il grande maestro della Sociologia tedesca, vide molto lungo quando agli albori del 1900, indicò in questi due termini due delle malattie dellurbana modernità. Luomo blasè, come lo definiva lui stesso, incapace di distinzione tra valori, appiattito e inerte si manifestò nella sua pienezza con un secolo di ritardo. La musica degli anni 90, fu portata sulla strada virtuale verso il suo stesso abbandono materiale, verso un progressiva dissoluzione dei generi in un primordiale liquido inorganico, che rimuovendo ogni confine, aboliva le differenze e con esse ogni capacità seduttiva. La musica frutto della mente e del cuore delluomo si è progressivamente reificata ed incarnata in un prodotto omogeneizzato da offrire alluomo, ma lontano da esso, vuotata del suo senso primigenio di espressione delluomo per lUomo.
Barlumi Di Luce, Reliquie e Sopravvissuti Vi sono fortune e differenze alternative - basta soffiare sulle braci morenti perché qualche scintilla si levi nellaria blu della sera, perché il dolce suono del crepitio indugi ancora un poco alle nostre orecchie. Ci sono lavori che entro i barlumi di questa tarda notte moderna sfavillano, ristorano glanimi musici e i nostri cuori; risplendono. Una di queste perle plumbee, di grande eleganza, è l Elegia che Paolo Conte ci regala proprio allavvento di una nuova epoca, forse una notte e forse ancora più buia. Fuori piove, è un mondo freddo.. e allora lAvvocato ci regala un angolo di raffinatissima suggestione, di note lunatiche, uno dei suoi lavori più stimati e notturni (dopo lomonimo Paolo Conte del 1986) rigorosi si, ma austeri e misteriosi, affascinanti. LAfrica non è lontana come sembra, si nasconde e sfuma tra le tinte avorio dei tasti di un pianoforte di cui non si vede coda. Le immagini corrono come in un viale dinverno o in un cinematografo dinizio secolo. Questa composizione intesse aromi e pregiate corde dogni provenienza, ridona grazia al mondo, insegue un ideale di bellezza che come ogni utopia non scende a patti col reale, è irrispettosa e caduca. Come ogni sogno, come il fuoco dogni desiderio superato, rimane il lavoro di note suonate con sapienza, qualcosa, tra le maglie della vita e i filtri del cuore, sospeso e sollevato, superiore al tempo che scorre.
Si apre con una immaginifica introiezione, paesaggi austeri e rarefatti, parole forti sussurrate a fil di voce, questa Elegia. Lomonimo componimento, accompagnato da pochi strumenti ricercati e da mani raffinate, svela un Conte raramente tanto intenso e raccolto. Sandwich man, riporta alla memoria tempi lontani e diversi, persi su carta ingiallita, riporta la mente agli albori del lungometraggio o ai fratelli Lumiérè. Conte si fa abissale e immaginario in Chissà, con note dangelo descrive aperture atlantiche e le vicissitudini delle anime migranti. In Molto lontano il tono si avvolge dombra, incupisce, e si ritrova un certo antico gusto per lintreccio di parole, che tra le dita dellAvvocato sembrano nate ad incastro. Poi molti altri ritratti, immobili, eterei, in grado di riportare la dimensione statica al centro di un mondo ansioso, convulso e consapevolezza nel linguaggio universale del sogno. Bamboolah è il seducente ritratto dellanimo umano, del sentimento in bianco e nero che muove piano come le dita sopra i tasti. India, è inebriante assemblea di profumi ed essenze, attraente di aperture geografiche, dellimmanenza delle cordigliere dAsia.
Forme Di Artigianato Sopravvissute All'era Post-Fordista (Il Cuore Aiuta)
La nostalgia è un vecchio pianoforte spento, stanco e malinconico. Malinconia è lincontro tra lo sguardo sornione e la nostalgia dei tempi passati, diciamolo Avvocato, per un attimo ha sussultato e sè guardato alle spalle. Abisso, nostalgia fonda ed ancora più forte in questo racconto tenebro, in questultima immaginifica suggestione, che lascia la vecchia e beffarda ironia a due soli brani: Frisco, che non a caso è lunico brano del disco ad essere imparentato col Jazz e con le ultime produzioni contiane, e la Vecchia giacca nuova, un analisi del teatro sociale più che una canzone. Lultima brace intiepidisce al vento di questa nuova e buia notte, che è splendidamente onorata e dipinta dalla penna elegante di questo magnifico artigiano. Per chi non si fosse mai addentrato nella speziata bottega di Asti, questa non è la porta che mi sento di suggerire, da altre finestre si possono ammirare visuali di maggior splendore e affabilità. Come ogni opera consapevole, che vive in sé stessa, frutto di viva umanità, questa Elegia può risplendere e angosciare, far ridere e piangere e, come i lavori più appassionati, far ridiscutere i confini dellArte
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