Cisco
Matrimoni e funerali
Dopo aver girato lItalia per oltre un anno, prima con il tour Indietro popolo! e poi per presentare la sua autobiografia Oh belli ciao, Cisco è già ripartito, con in tasca le undici nuove canzoni che compongono il quarto album di inediti della sua carriera da solista, Matrimoni e funerali. Un disco che nasce quasi con lidea di un concept album, il cui tema centrale è la storia dellUomo, dalla nascita alla morte, passando per i vari accadimenti della vita. Il tema in realtà viene utilizzato per raccontare non tanto lUomo in senso filosofico, ma luomo medio della nostra società occidentale. Una società che ha perso i punti di riferimento culturali e ideali, e in cui luomo è preda dellomologazione e dei nuovi guru mediatici.
Come agnelli in mezzo ai lupi è lapertura di questo viaggio, un brano dal ritmo mid tempo e dai suoni elettronici, in cui si racconta la storia delluomo partendo dai primi passi, quando si viene al mondo e ci si scopre essere appunto agnelli in mezzo ai lupi sulla terra, e a dover imparare a navigare in un mare sconosciuto. Una navigazione a vista, senza più riferimenti, in un mare di Sangue sudore e merda. Qui il ritmo aumenta, entrano in gioco le sonorità care a Cisco dai tempi dei Modena City Ramblers, con i fiati che richiamano suoni da orchestra balcanica, e lautore che rivendica il suo rifiuto dei nuovi leader (non ho bisogno di politici comici né di comici politici), contro una società che invece è sempre pronta a seguire i nuovi guru.
Un paese sempre alla ricerca del pifferaio magico, descritto in Chiagne e fotte, una ballad sullitaliano medio, che ben rappresenta la maggioranza dei nostri concittadini, sempre pronti a lamentarsi ma sempre altrettanto pronti a fottere e rubare, il vero sport nazionale di un popolo stretto tra la speranza di un futuro che non arriva ed un passato che non può tornare. E la fotografia perfetta della miseria morale dellitaliano medio, che in poco più di cinquantanni è passato dallessere un popolo di emigranti sui barconi ad un popolo che spara su quegli stessi barconi. Infondo basta poco per ritrovarsi dallaltra parte, come spiega con un azzeccato paragone Il girarrosto, brano tra folk e swing con ospite il Coro delle Mondine di Novi. Ritrovarsi nella parte ricca del mondo, liberi di consumare ma in realtà schiavi degli oggetti che compriamo e delle tessere del Supermarket, brano rock dai suoni più duri e spigolosi con ospite Pierpaolo Capovilla, che descrive un popolo di omologati, che compra per vivere e vive per comprare. Un Uomo indottrinato, programmato, la cui unica illusione di libertà e scegliere o meno un mi piace su facebook, che non ha più valori forti in cui credere, descritto con laiuto delle rime del Piotta in Il tuo altare.
In Marasma si torna a interrogarsi sul senso di disorientamento delluomo senza più punti di riferimento, alla deriva verso limbarbarimento. Qui ritroviamo i suoni classici di Cisco, una patchanka che mischia folk, rock e canzone dautore, così come nella title track, Matrimoni e funerali, ballad che si colora di accelerazioni ska, con la preziosa Angela Baraldi ospite alla voce. Il ciclo della vita si sta per compiere (nasci cresci primi baci, riproduci ti imbianchi, poi diventi cibo per i vermi), e la chiusura del disco arriva con Cenere alla cenere, un lento, scritto volutamente alla CSI, e non è un caso quindi trovare qui la chitarra di Massimo Zamboni.
Un disco intenso, pieno di spunti di riflessione e musicalmente coinvolgente, realizzato con la collaborazione di due storici amici di Stefano Cisco Bellotti: Giovanni Rubbiani, coautore di tutti i brani, e Kaba Arcangelo Cavazzuti, che ha curato anche la produzione artistica.
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