Carla Bruni
Comme Si De Rien N'Etait
Carla Bruni avrà anche origini italiane ma in questo album appare come una autentica star francese degli anni '60 sul modello di Brigitte Bardot o Jane Birkin.
Il titolo, che tradotto significa "Come se niente fosse", suona come una battuta visto il vortice in cui è caduta sposando il presidente francese Sarkozy, al quale guarda caso la Bruni dedica una canzone dell'album "Tu es ma came" (Tu sei la mia droga). In effetti non capita tutti i giorni che una cantante ed un presidente si sposino, ma Carla Bruni in effetti è molto più di una cantante, anche se in questo album dimostra di esser più sensuale con la voce che non con il corpo. Tutto il disco è pervaso dal romanticismo, dal canto intimo e sospirato della Bruni che sembra fare le fusa con quel suo vibrato particolare. Tutte le canzoni sono in francese tranne due, la "You belong to me" di dylaniana memoria cantata in inglese e una interessante versione de "Il vecchio e il bambino" di Francesco Guccini, sicuramente una delle cose più riuscite del disco, cantata in italiano. E così Carla sembra non dimenticare le sue origini, anche se dall'accento non si direbbe.
Quasi tutte le composizioni sono della stessa Bruni che ha delle storie da raccontare e le racconta bene.
L'iniziale "Ma Jeunesse" è un valzerino spensierato probabilmente autobiografico, "Salut Marin" è un accorato omaggio al fratello morto, la già citata "Tu es ma came" è in pratica un blues così come "Je suis une enfant". Personalmente il pezzo che preferisco è "La possibilitè d'une ile", canzone delicata dove la batteria suonata con le spazzole disegna atmosfere da pianobar. Su tutto la voce di Carla Bruni, da ascoltare in perfetto relax, proteso col pensiero verso lidi esotici e sconosciuti.
Un album non irresistibile ma piacevole.
Tweet