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R Recensione

7/10

Laura Marling

Alas I Cannot Swim

Canterbury sta alla psichedelia quanto Seattle sta al grunge. Palm Beach sta allo stoner rock quanto Albione sta al revival brit. Giusto, no?

E Hampshire?

Facciamo così: mettiamo una chitarra acustica in mano ad una bella ragazza bionda, non ancora maggiorenne, cresciuta coi suoni di Bob Dylan e Bonnie Prince Billy nelle orecchie, e facciamole suonare delle belle canzoni folk scheletriche, dodici ad essere pignoli, giusto per voce, sei corde e qualche arco qua e là. Niente tapping, niente strascichi polverosi, niente graffi laddove non sia necessario.

Sarà fatta giustizia?

Copertina sciatta e confusionaria che assomiglia vagamente a quella del leggendario “The Parable Of Arable Land” dei Red Crayola, una voce tutt’altro che timida ed un look acqua e sapone, lontano anni luce dagli eccessi della connazionale Amy Winehouse (assolutamente aliena, fra parentesi, al percorso musicale della recensita): ecco come si presenta questo esordio della neo-promessa diciottenne Laura Marling, “Alas I Cannot Swim”. Sembrerebbe una storia come tante, alla fin fine: critica in estasi, ottimo riscontro di pubblico, ed un tale hype attorno a Laura han fatto sì che potesse aprire le date del tour olandese di Devendra Banhart, che l’ha voluta personalmente. Ma, se riscuoterà consenso anche al di fuori della sua patria natale, ci potremmo limitare a dire solamente che non è frutto del caso. Sia chiaro, non si sta insinuando una bieca operazione commerciale in mano ad impenitenti discografici. È solo che, almeno per una volta, non fa fastidio dire che questa “next big thing” (…ebbasta!) abbia talento.

Nulla di trascendentale, qui dentro, sia chiaro. Nulla per cui gridare al miracolo, o strapparsi i capelli. Tuttavia, la folksinger inglese ha alle spalle un solido parco ascolti ben calibrato fra maestri, vecchi draghi e alcune fra le promesse più interessanti degli ultimi anni. Questo buon gusto si trasmette poi, inevitabilmente, anche nelle sue canzoni. In “Ghosts” sembra un po’ di ascoltare Dolores O’Riordan versione country: “Tap At My Window”, per voce, chitarra e violino, è un po’ ridondante, ma breve ed efficace; “You’re No God”, uno degli episodi meglio riusciti del disco, marca uno swing mordace in nemmeno due minuti e mezzo, fra campanellini e reminescenze vagamente slickiane.

Decisamente puntuale, la Marling. Concisa e senza paura di osare. Caratteristiche che ritorneranno anche più avanti nell’ascolto. La scelta di appaiare due pezzi come “Cross Your Fingers” e il breve intermezzo di “Crawled Out Of The Sea”, ad esempio, non è affatto incidentale: la policroma vivacità pop della prima, chiusasi introspettivamente in solo cantato, sguscia poi nuovamente fuori con una tromba presa in prestito da Jeff Magnum e i suoi Neutral Milk Hotel, formando un unicum davvero di gradevolissimo ascolto.

Ma Laura Marling non è solo canzonette allegre da canticchiare in allegria. Rumori, fruscii e disturbi vari cavalcano “Night Terror”, vera e propria favola dark con prospettiche sviolinate plasmata, per affinità lirica, sul modello del Nick Cave più oscuro e sepolcrale. Il tutto poi si trasforma ed evolve ulteriormente nella conclusiva, intensa “Your Only Doll (Dora)”, dalle spennellate pianistiche, che nasconde in realtà la ghost (mai più a proposito) title track, annunciata da un insistente cinguettare. Non è concesso sapere di che uccelli si tratti ma, ci perdoni l’ornitologia, anche il dolce cicalecciare dei fringuelli, alla luce del pezzo che segue, assomiglia davvero più ad un gracidio d’avvoltoi.

Non avrete davvero più buoni motivi per ignorare questa ragazza. Sebbene con un larghissimo margine di miglioramento, la sua candida anagrafe segna un importantissimo vademecum per poter far sbocciare una florida e proficua carriera, più avanti con gli anni.

E, d’accordo, Hampshire rimarrà pallosa così com’è. Ma vi dispiace proprio?

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creep 7/10

C Commenti

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simone coacci (ha votato 8 questo disco) alle 12:01 del 22 ottobre 2008 ha scritto:

Talento purissimo. Della serie: qualche volta anche NME c'azzecca, magari per sbaglio.

P.S: Bisio, hai visto che Juve? 1996-2003-2008 sempre Real, sempre Del Piero, è già storia! E siamo ancora vivi, alla faccia di chi ci vuole male...ihihih

Marco_Biasio, autore, alle 17:28 del 22 ottobre 2008 ha scritto:

RE:

Il collo destro da 20 metri dritto nel sette, con Casillas che guarda stupefatto... è sempre il capitano.

REBBY alle 12:15 del 22 ottobre 2008 ha scritto:

Simone ti voglio bene! Concordo su tutto.

fgodzilla (ha votato 5 questo disco) alle 15:41 del 22 ottobre 2008 ha scritto:

Mi inchino

Alla vostra sapienza e non mi stanchero' mai di leggere le vostre bellissime recensioni ma se questa e' da 3e mezzo allora il primo disco di Susan vega e' da 100 stelle.....

Bella vocina , musicalmente inesistente. mah

Ivor the engine driver alle 18:07 del 22 ottobre 2008 ha scritto:

Marco...ma l'equazione li sopra non mi convince...da quando Canterbury sta alla psichedelia? Cazzo e di una scontata San Francisco no? Sta tipa mai sentita manco nominare. E attenzione che c'è poco da gioire per la vittoria di ieri, il gioco non è che sia stato sfavillante, almeno nel 2003 gli facemmo il culo pesantemente, ieri grinta a parte, si è visto ben poco.

Marco_Biasio, autore, alle 18:11 del 22 ottobre 2008 ha scritto:

RE:

Ma sì, Canterbury, San Francisco... era per fare il giochino dei luoghi comuni. Ovvio che la psichedelia non è solo di Canterbury, come lo stoner non è solo di Palm Beach, ma nell'immaginario comune si tende ad omogeneizzare... D'accordo anche sull'analisi della partita di ieri: la Juve non c'è e si vede, prevedo un bel massacro al Bernabeu. Se non altro, però, è una strabiliante iniezione morale. Ed intanto i giocatori cominciano a rientrare... Se tutto va bene ai quarti ci possiamo arrivare

loson alle 18:22 del 23 ottobre 2008 ha scritto:

RE: RE:

E' la prima volta che vedo associare la psichedelia a Canterbury, ma tant'è...

Raga, ascoltare 'sto disco mi ha messo una tristezza: la miliardesima ragazzina con una chitarrina acustichina a cantare con la vocina canzoni vecchie in partenza, senza la minima volontà di sembrare originale. Ma basta così poco per fare breccia nel cuore di noi maschietti? P.S. Il voto non lo metto perchè sarebbe bassissimo, e mi sono ripromesso di non mettere brutti voti.

simone coacci (ha votato 8 questo disco) alle 18:52 del 23 ottobre 2008 ha scritto:

RE: RE: RE:

Ma sei lo stesso Loson che, poco tempo fa, andava in solluchero per il disco di Scarlett Johansson? ihihih... No si scherza: ti chiedo scusa per il colpo basso, fratellino, ma me l'hai servito su un piatto d'argento. A me piace davvero quello che suona e non è che tengo la sua foto la sua foto appiccicata sul desktop (c'è già quella della Canalis...ihhihi...). Sarò un semplice di cuore, chi lo sa. ihih.

P.S: Ma perchè scusate, fermo restando che l'acid-rock e il concetto di psichedelia con tutta quella roba alla Ken Kesey sono nati a Sun Francisco, il miscuglio di sonorità (jazz-rock-elettronico-minimalista-protoprog) che suonavano a Canterbury non si può definire psichedelico?

loson alle 22:57 del 23 ottobre 2008 ha scritto:

RE: RE: RE: RE:

Azz, m'hai castigato Simò! No dai, il cd della Scarlett è mediocre e non l'ho mai negato, anche se ha qualche trovata produttiva niente male e lei è semplicemente un angelo sceso sulla Terra... La Marling però fa (o meglio, vorrebbe fare) sul serio, non è un'attrice "prestata" alla musica che omaggia il suo autore preferito. Vabbè dai, ti voglio bene anche se ti piace "Lauretta Mia Bimba Adorata"... E poi hai un avatar che mi arrapa da pazzi!!! ;D

loson alle 23:02 del 23 ottobre 2008 ha scritto:

RE: RE: RE: RE:

Ah già, Canterbury... Guarda, la scuola canterburiana può vedersi solo come parte del prog-rock anglosassone, non ci sono santi. Magari certi tratti di qualche artista (Gong, i primi Soft Machine, le scorribande soliste di Kevin Ayers) possono richiamare la psichedelia, ma non credo proprio possano essere inquadrati nella psichedelia intesa come "movimento". Poi sai, tanti gruppi musicali possono avere sfumature psichedeliche (prendi gli Orb, i My Bloody Valentine, gli Spacemen 3 citati da Ivor) ma essere tranquillamente riconducibili ad altri generi o contesti musicali.

simone coacci (ha votato 8 questo disco) alle 18:35 del 22 ottobre 2008 ha scritto:

RE:

X Godzilla: il punto è che secondo me questo impressionismo esile e un po' trasandato musicalmente le dona molto. Poi a 17 anni ha già stile, pezzi e testi niente male.

X Biasio: Colpo d'occhio, eleganza, essenzialità e tremenda efficacia: quel goal è l'epitome del suo gioco, anzi di un'intera carriera.

X Ivor: hai perfettamente ragione ma se partiamo dal presupposto che dovevano divorarci in un boccone e che abbiamo perso il nostro miglior centrocampista a disposizione (milioni di bilioni di miliardi regalati in giro per il mondo e avevamo in casa questo piccolo deschamps, che quand'era allenatore se n'era accorto eccome, diocristo) dopo mezz'ora contro una della cinque squadra più forti del pianeta, vedi bene che quel boccone gli è andato di traverso magari dio. "Mai schiacciare un avversario quando batte in ritirata, potrebbe ritrovare energie insospettabili" Sun-Tsu, "L'arte della guerra".

Ivor the engine driver alle 19:02 del 23 ottobre 2008 ha scritto:

NO NO E POI NO! C.D.N.S.P. (Comitato Difesa Nostra Signora Psichedelia). Cazzate a parte, i primi Soft Machine non è un problema piazzarli fra la psichedelia (cazzo suonavano all'Ufo Club e all'inizio c'era pure quello scoppiato di David Allen, se non facevano psichedelia loro!), già da III la vedo dura, stessa cosa Caravan e Co. Poi non sono un mostruoso adoratore di quella scena per cui taccio e mi ritiro nel loculo...attento Simone che fra 20 minuti passo per Falconara, e ora so che faccia hai...se ti trovi nei pressi della stazione e vedi un kangoo giallo pissichedelico canarino statte accorto....

simone coacci (ha votato 8 questo disco) alle 19:05 del 23 ottobre 2008 ha scritto:

Ihihih guarderò bene da tutti i lati prima di attraversare...

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 20:46 del 23 ottobre 2008 ha scritto:

anche albione = revival brit non sono daccordo, ma non è importante, piu importante è stato il clamore causato dagli juventini (ma siete tutti piemontesi?) che mi ha fatto andare in ehm "negozio" ehm a comprare ehm questo disco, che ora, dopo un paio di ascolti appendero' in terrazzo, la superficie specchiata tiene lontani i volatili!

simone coacci (ha votato 8 questo disco) alle 23:07 del 23 ottobre 2008 ha scritto:

Ti piace, eh, vecchio libertino! ihihi scherzo.

No tornando a noi, sono due cose completamente diverse, le accomunavo tanto per mettere un po' di pepe. Però, ti giuro, a me piace: l'ho anche recensita. Non c'avrei perso tempo solo perchè è carina, altrimenti. gh gh gh.

REBBY alle 0:04 del 24 ottobre 2008 ha scritto:

Psichedelico è un termine, tra i vari, che in campo musicale genera sicuramente discussioni.

Penso che molti di noi intendano con questo termine non proprio la stessa cosa. Il mio punto

di vista, sicuramente discutibile, è questo:

Prima di tutto il termine ha a che fare con il

consumo di droghe dette psichedeliche (LSD su

tutte) che dovrebbero avere una funzione creativa

(alterazione della realtà percepita prima come oggettiva). Secondariamente e più banalmente nel

66/67 furono introdotte, durante i concerti, delle

luci che si accendevano al ritmo della musica dette appunto psichedeliche. I gruppi che utilizzarono questi light show (di vario genere e

estrazione musicale) furono definiti psichedelici.

Questo quello che io ho sempre saputo sulla genesi

del termine.

Per quanto riguarda l'Inghilterra anche a me, come

a Matteo e Ivor, non è Canterbury che viene in

mente quando penso alla psichedelia britannica, semmai é Syd e Floyd con il suo Piper. E' vero

però che la psichedelia é una "attitudine" che si

è insinuata in vari generi musicali. Ed è vero anche, come dice Ivor, che i primi light show psichedelici si svolsero in club, per lo più

londinesi (il più famoso l'UFO) dove i gruppi

più importanti erano spesso i Pink Floyd e i

Soft Machine (e di questi ultimi l'elemento più

psichedelico era sicuramente Allen, futuro

fondatore dei Gong e questi, almeno all'inizio, io ho sempre pensato che fossero dei canterburyani psichedelici).

Marco_Biasio, autore, alle 18:04 del 24 ottobre 2008 ha scritto:

Allora, cerco di rispondere a tutti, in ordine: 1) W l'avatar di Simone 2) Chiedo formalmente venia per la svista su Canterbury, ma dal mio punto di vista ho sempre sentito parlare di "psichedelia canterburiana" e, lo dico sinceramente, ho appreso solo in questa sede che la definizione fosse errata. 3) Considero i Soft Machine a cavallo fra jazz, rock e psichedelia, idem per Wyatt. 4) Per me la Marling non ha solo una bella voce. E' capace di fare buone cose anche con i testi, spesso venati da un certo humour nero. Mi dispiace che sia contestata da molti, ma è altrettanto ovvio che non essendo suo diretto parente me ne dolgo sino ad un certo punto... 5) Ho ascolticchiato ancora verso maggio/giugno il lavoro della Scarlett: oh, io come donna e attrice la venero dal mattino alla sera, ma m'ha fatto un male sentirla lì, un male... 6) Matteo, stronca pure questo disco! Non mettere voti bassi è autofascismo: al momento ci sta già pensando qualcun altro là in alto a fascistizzare per bene chi ritiene essere inferiore...

swansong alle 18:41 del 24 ottobre 2008 ha scritto:

Vi ricordo solo che domani c'è il derby! Ma siete troppo forti, nettamente superiori a noi poveri sfigati del Toro, vincerete di sicuro!!! P.S. Scusate l'OT!

simone coacci (ha votato 8 questo disco) alle 19:03 del 24 ottobre 2008 ha scritto:

RE:

Gufata da manuale, evvai! ihihhi

fabfabfab (ha votato 7 questo disco) alle 9:43 del 25 ottobre 2008 ha scritto:

Anche secondo me è un buon disco.

simone coacci (ha votato 8 questo disco) alle 17:09 del 27 ottobre 2008 ha scritto:

Il mio voto in realtà era un bel 7 pieno. 8, per i miei standard, è decisamente troppo.

Se si può correggere...vabè che è ininfluente.

REBBY alle 17:30 del 27 ottobre 2008 ha scritto:

L'importante è che non abbia sbagliato Swan.

glamorgan alle 9:12 del 31 maggio 2015 ha scritto:

Mi piacciono tutti gli album della Marling, nessuno pretende di accostarla a joni Mitchell o suzanne vega, ogni tanto e' bello ascoltare qualche artista contemporaneo. Lei ha una bella voce, le canzoni sono orecchiabili ma non banali, in fondo sono solo canzonette come cantava Bennato...

Robinist (ha votato 7 questo disco) alle 12:24 del 25 marzo 2018 ha scritto:

C'è un po' di monotonia nella struttura delle canzoni, ma l'album si ascolta che è un piacere. Già a 17 anni ha dimostrato grande sensibilità, maturità e conoscenza dell'animo umano.

Come al solito trovo similitudini improbabili e non condivise dagli altri, ma in alcune di queste canzoni ci sento il secondo album dei Coldplay... :/