R Recensione

7/10

Rosanne Cash

The List

Era il 1973 quando Johnny Cash stilò per la neodiciottenne Rosanne una lista di 100 canzoni imprescindibili per la sua educazione musicale. Rosanne, reduce da svariati lutti familiari e da una grave malattia, riprende quella lista e ripropone in un disco 12 di quei classici che vanno dal country al folk, alla rockabilly passando per le sonorità tanto care a papà Johnny negli anni della Sun Records.

Nomi celebri soccorrono Rosanne alle prese con colossi della musica tradizionale americana e spesso fanno più danni che altro. È il caso del boss Springsteen, che ormai ritroviamo in qualsiasi disco di cover country, che qui accompagna la Cash in Sea of Hearthbreak in una versione quanto mai banale e rendendola una delle peggiori cover dell’album. Va meglio ad Elvis Costello in Heartaches by the Number che insieme alla Cash ringiovanisce il celebre classico di Ray Price impreziosendolo di divagazioni blues.

L’impressione che persiste per l’intera durata del disco rimane quella che Rosanne dia il meglio di sé da sola, a volte con gli arrangiamenti ridotti all’osso (Bury Me Under the Weeping Willow, 500 Miles), con la profondità e la densità emotiva che solo una donna che porta Cash di cognome può esprimere. Ecco perché si cade facilmente nella retorica musicale, rischio enorme quando si toccano classici di questa caratura, anche nelle altre due collaborazioni Long Back Veil con Jeff Tweedy e Silver Wings con Rufus Wainwright.

Rosanne Cash decide poi di strafare, concedendosi una Girl of North Country, duettata nel lontano 1969 da papà Johnny con Bob Dylan, che risulta uno dei migliori pezzi dell’album e sicuramente una delle migliori interpretazioni del pezzo. The List risulta nel complesso essere il modo migliore per Rosanne Cash per ripartire dopo le travagliate vicende personali e l’oscuro Black Cadillac; l’ideale riposizionamento di tutte quelle che sono state le certezze e i punti fermi che papà Johnny le ha infuso e che da qui ripartono con maggiore consapevolezza e vigore.

V Voti

Voto degli utenti: 4,5/10 in media su 2 voti.
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target 4/10

C Commenti

Ci sono 2 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
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REBBY alle 16:38 del 4 novembre 2009 ha scritto:

Gianluca scusami se sono curioso come una scimmia,

ma perchè dai sempre, da utente, un voto diverso

da quello che hai dato come recensore ? Dr. Jekyll

e Mr. Hyde? eheh

chinaski, autore, (ha votato 5 questo disco) alle 16:44 del 4 novembre 2009 ha scritto:

Avevo dato un voto un pò altino (7 se non sbaglio) e volevo correggermi con un più modesto sei. Diciamo che la parte di dare un voto al disco è quella per me più difficile e se potessi lo cambierei venti volte. Cercherò di evitare cambi di voti in futuro.