C Capitolo 46 - Cantautori degli anni '80 - pagina 2 di 3

46 - Cantautori degli anni '80 (2/3)

Inclassificabile e seminale si rivela poi Sinead O’Connor, all’esordio nel 1987 con “The Lion And The Cobra”, disco che svolazza tra hip hop, hard rock, dream pop e ballate celtiche, creando un suono atmosferico e immediatamente riconoscibile che raggiunge la perfezione nel successivo “I Do Not Want What I Haven't Got” (1990). Figura pop inconsueta, la O’Connor si pone come figura antitetica a quella di Madonna nella perseveranza con cui impone un’immagine quasi asessuata di sé per far trionfare la propria figura artistica senza distinzioni sessuali o sessiste di sorta ed andare aldilà dello stereotipo della donna-oggetto: volontà di emancipazione che sarà fondamentale per cantanti degli anni ’90 come Liz Phair, Courtney Love ed Alanis Morisette.

La musica di Michelle Shocked e Phranc, la prima all’esordio nel 1986 con “The Texas Campire Tapes”, la seconda, un anno prima, col disco “Folksinger”, viene associata alla corrente anti-folk, movimento musicale politicizzato ed anti-reaganiano che nel corso degli anni’80, alla lezione di Dylan associa l’esperienza musicale del punk. Vengono spesso inseriti nello stesso contesto anche Roger Manning (esordio omonimo per SST nel 1988) e il Billy Bragg di “Life’s A Riot” (1983) e soprattutto “Talking With the Taxman About Poetry” (1986), miscela di invettive politiche dylaniane e di suoni ruvidi che paiono quasi riecheggiare i Clash. Si tratta di una corrente musicale legata in gran parte alla particolare circostanza musicale e politica dell’epoca, ma la stessa attitudine musicale la ritroveremo anche durante gli anni ’90 nel punk-folk di quella che può essere per molti versi ritenuta come l’erede spirituale del movimento: Ani Di Franco.

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