38 - I revival degli anni '80 (2/5)
Diversa è la rilettura del suono dei Byrds fatta dai Rain Parade, specie nell’esordio del 1983 “ Emergency Third Rail Power Trip”, disco che del gruppo di McGuinn recupera la vena più psichedelica, fondendola con l’indolenza Barrettiana, pietra miliare della psichedelia anni’80 avvicinabile idealmente a “Sixteen Tambourines”, disco del 1983 dei The Three O’Clock, in cui, però la psichedelia di riferimento è quella dei Beatles di “Sgt. Peppers”, la vena melodica ancor più sfacciata,più vicini ai Byrds folk-rock (anche se elettrizzati da una certa carica garage rock) i Green On Red di “Gravity Talks” (1983), a quelli country-rock i Long Ryders di “Native Sons”(1984).
Suoni differenti che rendono chiaro come il jingle jangle della chitarra di McGuinn ,l’unico elemento a legare tra loro i dischi dei Byrds nelle diverse fasi ( folk, psichedelica e country), è per molti versi anche il principale elemento comune dei fenomeni riuniti nella scena del Paisley.
D’altra parte i Long Ryders sono spesso citati come capiscuola del cosiddetto movimento cowpunk, antenato dei primi anni’80 dell’alternative country, che fa rivivere la tradizione del country attraverso l’abrasività e la violenza del punk: per farsi un’idea ancora migliore del fumoso concetto è sufficiente ascoltare “Lost And Found” (1985) di Jason And The Scorchers, ottimo esempio di questo cozzare tra tradizione e rivoluzione.
Da un abbinamento iniziale simile prendono le mosse anche i Meat Puppets, propendendo però più verso l’hardcore che non il punk e tingendo la miscela di suggestioni psichedeliche, in un disco come “Meat Puppets II “(1983), uscito per la solita SST: nei successivi “Up On The Sun”(1985) e “Huevos”(1987) il suono dei gruppo subisce una forte evoluzione stilistica , abbandonando in parte la vena hardcore iniziale e approfondendo il versante più psichedelico del proprio suono,fondendolo con l’hard rock dei ZZ Top in alcuni casi,con il folk-rock di Neil Young.
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