C Capitolo 6 - Il folk rock - pagina 2 di 8

6 - Il folk rock (2/8)

Inedito è invece il tintinnio ( il cosiddetto jingle-jangle) della Rickenbacker di McGuinn, elemento che da una parte diviene ben presto topos musicale del genere risuonando costantemente nei dischi del cosiddetto filone folk-rock, perlopiù Californiano (in particolare Beau Brummels e Buffalo Springfield), e dall’altra è anche il vero filo conduttore della carriera discografica dei Byrds stessi attraverso gli innumerevoli cambi di pelle che il gruppo vivrà negli anni: dalla fase psichedelica cominciata nel 1966 con “Fifth Dimension” a quella country, che troverà il suo apice nel 1968 su “Sweetheart Of The Rodeo” con Gram Parsons a condurre il gruppo sui solchi della tradizione e attraverso le frontiere del country-rock.

Se spesso ai Byrds viene assegnato un ruolo leggermente più defilato rispetto ad altri mostri sacri dell’epoca come Beatles, Stones e Dylan in realtà l’influenza del gruppo sui gruppi futuri si rivelerà immensa, dal power pop al college rock, passando per il Paisley underground: per molti versi il gruppo di McGuinn avrà sul pop-rock Americano un’influenza paragonabile solo a quella avuto dai Beatles su quello Inglese.

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