C Capitolo 26 - Il pop rock anni ‘70 - pagina 1 di 3

26 - Il pop rock anni ‘70 (1/3)

Se il pop-rock è un fenomeno che in fondo è sempre esistito, in senso lato, fin da quando le asperità del rhythm’n’blues e dei suoi derivati vengono ricondotte ad una veste più melodica, nei primi anni ’60, da gruppi come Beatles e Beach Boys, è con i primi anni ’70 che il rock, non più osteggiato, comincia ad essere sfruttato commercialmente e sostenuto dall’industria mainstream, perdendo i suoi connotati controculturali e configurandosi come fenomeno commerciale, non più rivolto al solo pubblico adolescenziale ma ascoltato ed apprezzato da un pubblico adulto: definizioni come Adult Oriented Rock(AOR) e soft-rock cominciano a circolare proprio in questi anni.

Il suono del rock si integra alla perfeziona in una società adulta formata dagli ex-ragazzini degli anni ’50 e ’60, una generazione cui va incontro con suoni spesso levigati e/o tradizionali: se per tutti gli anni’60 era continuata la storica tradizione del pop vocale ( dai teen idols al doo wop) come alternativa al suono delle rock-band anni ’60, nel corso dei ’70 il rock diventa una colonna portante del pop, accanto a fenomeni di pop-soul e pop tout court.

Se da una parte abbiamo neo-tradizionalisti come gli Eagles, dall’altra troviamo gruppi, più o meno melodici, più o meno pop, che fanno di un suono levigato e high-tech il proprio vessillo: da gruppi più sperimentali come Electric Light Orchestra e Penguin Cafè Orchestra, a gruppi più smaccatamente commerciali quali Supertramp, Steely Dan e i Fleetwood Mac di seconda generazione ( dopo l’abbandono di Peter Green).

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