C Capitolo 25 - L’Heavy Metal - pagina 1 di 3

25 - L’Heavy Metal (1/3)

È difficile tracciare con chiarezza la linea che separa l’hard rock dall’heavy metal: nel blues ipervitaminizzato e distorto dei Led Zeppelin, negli assoli chitarristici dei Deep Purple e nella tendenza verso l’occulto e il gotico dei Black Sabbath ci sono giù tutti i semi per quello che, dagli anni’70, attraverso infinite variazioni e mutazioni, diventa uno dei generi più longevi ( e di successo) della storia.

Una delle tendenze più diffuse tra i primi gruppi heavy metal è comunque quella di riprendere l’hard rock di qualche anno prima e renderlo di più accessibile, semplificandone la forma e accentuandone in parte l’aspetto melodico: un esempio di questa tendenza sono i Blue Oyster Cult, tra i precursori del genere con atmosfere gotiche da b-movie, approccio teatrale sul palco e soluzioni melodiche accattivanti: una formula che ritroviamo, rafforzata da massicce iniezioni di glam ( col travestimento svuotato però del suo originario significato sessuale) in “Killer”(1971) di Alice Cooper e nell’esordio omonimo dei Kiss del 1974 che porta la fascinazione per il travestimento tipica degli anni ’70 ( dal glitter-rock inglese alle divise funky freak dei Parliament) agli eccessi.

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