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R Recensione

8/10

Janis Joplin

Cheap Thrills

Nella sua breve ma intensa esistenza Janis Joplin pubblicò quattro album di cui uno, “Pearl”, postumo. La sua vita è stata più o meno sempre caratterizzata da un profondo senso, avvertibile nella sua musica o meglio nelle sue interpretazioni, di disagio, di vuoto esistenziale, affettivo e, più in generale, di cosmico blues.

La musica del diavolo ha accompagnato Janis Joplin in tutto il suo tragico e disperato percorso di vita come un ombra, troppo scura, che ha finito per inghiottirla.

Cheap Thrills” dimostra ampiamente la carica e l’eccezionale misura esistenziale che caratterizzava le esibizioni dal vivo dell’artista.

Il disco può essere considerato a tutti gli effetti un disco di bluesrock acido e disperato e, molto probabilmente, il più blues, anche e soprattutto a livello di formalità musicale, mai inciso dalla cantante.

In quest’album la sua voce emerge in tutta la sua carica di rabbia e disperazione ma anche sensibilità e vulnerabilità. “Turtle Blues” presenta nel genere esposto una classica forma musicale nello stile, per quanto aggiornato e riveduto, di Bessie Smith, probabilmente il suo più grande idolo.

Particolarmente significativa la versione di “Summertime”, struggente e piena di solitudine, dove Janis canta:

Summertime, time, time, child, the livin’s easy

fish are jumpin now, and the cotton, lord, cotton’s high, lord

so high

your daddy’s rich and your ma’s so good lookin’

baby, she’s lookin’ good now.

Hush, baby, baby baby baby baby, no no no no

Don’t you cry, don’t you cry…

(E’ estate, estate, estate piccolo, vivere è facile

I pesci saltano fuori, ora, e il cotone, signore, il cotone è alto, signore

Alto davvero.

Tuo padre è ricco e tua madre è così bella

E’ proprio bella adesso

Zitto, piccolo, piccolo, piccolo, piccolo, piccolo, no no no no

Non piangere, non piangere…)

All’interno dell’album l’interpretazione maggiore risulta essere probabilmente “Ball and Chain” di “Big Mama” Thornton dove, in maniera più marcata, i versi cantati rispecchiano alla perfezione l’interiorità emotiva del personaggio:

…love’s got a hold on me , baby, feels like a ball and chain.

Love’s just draggin’ me down, baby, yeah, feels like ball and chain

Honey, I need to know why, come on, tell me why.

Here you’re gone today, I wanted to love you and hold you

Till the I die.

And I say, oh oh oh, now honey,

Oh oh, it ain’t fair, it ain’t fair what you do.

(…l’amore si è impossessato di me, baby, e mi sento come una palla e una catena

L’amore mi sta distruggendo, baby, e mi sento come una palla e una catena.

Caro, ho bisogno di sapere perché…dai, dimmi perché.

Te ne sei andato oggi, io volevo amarti e tenerti con me

Fino al giorno della mia morte.

E io ora dico, caro,

non è giusto, non è giusto ciò che fai…)

La versione di questo brano e la relativa interpretazione è colma di intensa e struggente amarezza e una forza emotiva tempestosa e disperata.

Le altre canzoni costituiscono una rilettura forse non troppo originale del classico rock di matrice blues, ma vengono suonate comunque con personalità dove a fare la vera differenza è sempre la voce, perennemente straziata e straziante come, ad esempio, in “Piece of My Heart”, a tratti veramente urlata a squarciagola o “I Need A Man To Love”, autentica dichiarazione di solitudine e nel contempo disperata richiesta d’amore.

Successivamente Janis si lascerà alle spalle i Big Brother e incise il successivo album accompagnata da un'altra band, la Kozmic Blues Band.

Probabilmente la più grande interprete bianca di blues, in tutto il suo corpus e percorso musicale l’aspetto di solitudine e di forte e disperata richiesta d’amore rimarranno due costanti più o meno sempre presenti, sia nell’interpretazione e nella rilettura di brani altrui sia nella proposizione di canzoni proprie, utilizzando  proprio il blues quale genere espressivo e di comunicazione, quale tramite atto a estrinsecare la propria individualità nel suo complesso.

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Voto degli utenti: 7,7/10 in media su 19 voti.

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SanteCaserio (ha votato 7 questo disco) alle 11:00 del 5 febbraio 2009 ha scritto:

Legato affettivamente

riesco comunque a riconoscere i limiti di questo lavorom che anche tu citi... però è veramente da brividi! Ce ne fossero di voci così... Sic!

thin man (ha votato 9 questo disco) alle 15:18 del 10 febbraio 2009 ha scritto:

Concordo pienamente

dalvans (ha votato 7 questo disco) alle 14:40 del 23 settembre 2011 ha scritto:

Discreto

Non eccezionale

Utente non più registrat (ha votato 6,5 questo disco) alle 11:37 del 2 novembre 2019 ha scritto:

Non un capolavoro, ma in Summertime (che è una cover) e Piece of My Heart la Joplin rivela tutta la sua carica emotiva, si rivela esattamente per quello che è; una delle voci più alte del 900, piaccia o non piaccia. Come album a sé, però, non vale granché.

Utente non più registrat (ha votato 6,5 questo disco) alle 11:39 del 2 novembre 2019 ha scritto:

P.S. non ha senso considerare la Joplin come autrice: l'album va accreditato ai "Big Brother and the Holding Company".

Tra l'altro la scaletta è incompleta.