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R Recensione

9/10

Rolling Stones

Get Yer Ya-Ya's Out

Il 1969 è un anno molto particolare per i Rolling Stones: sono all'apice della carriera per successo e ispirazione, sono su tutti i giornali per i più vari motivi, e non solo musicali, hanno un tour importante in programma in America del Nord, quando scompare Brian Jones, fondatore e leader della band nei primi anni.

Decidono di sostituirlo con Mick Taylor, all'epoca uno dei più talentuosi chitarristi blues bianchi. Taylor durerà poco negli Stones, non ha il cosiddetto “fisique du role”, ma la sua chitarra blues lascia il segno. Questi infatti sono gli Stones più blues della loro quasi cinquantennale carriera, e il tour americano del 1969 è considerato, anche per questo, il loro più bello di sempre.

Gli Stones registrarono molte date del tour in maniera professionale, con una strumentazione all'epoca all'avanguardia, e una data in particolare divenne famosa, quella di Oakland, i cui nastri trafugati divennero uno dei primi e più famosi live illegali della storia del rock. Per contrastare le vendite di questo disco illegale, la casa discografica decide di pubblicare un live ufficiale, scegliendo la data del Madison Square Garden di New York del 29 novembre 1969 (tra il pubblico, Jimi Hendrix, Andy Warhol, Janis Joplin).

Gli Stones vorrebbero un doppio LP, contenente oltre al loro concerto, anche quello delle band di apertura, cioè B.B. King e Ike and Tina Turner. A rimarcare la loro passione per il blues il loro debito nei confronti di questa musica. La casa discografica, per problemi di costi, opterà per la pubblicazione di un singolo LP, con una versione ridotta del set degli Stones.

Il disco si chiamerà “Get Yer Ya-Ya's Out”, e passerà alla storia come uno dei dischi live rock più belli di sempre. A 40 anni esatti di distanza, esce oggi un pregevole cofanetto che celebra quel disco, ampliandone i contenuti, con un secondo cd in cui si trovano cinque brani in più dal concerto degli Stones, ed un terzo cd con i set di B.B. King e Ike and Tina Turner, rendendo giustizia al volere originario della band. In più, un dvd, sempre registrato nello stesso concerto, per capire davvero cosa erano i Rolling Stones live nel 1969: vero, analogico, non digitale live rock and roll.

 

 

 

V Voti

Voto degli utenti: 7,3/10 in media su 6 voti.
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inter1964 9,5/10
Vito 6,5/10

C Commenti

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REBBY alle 9:29 del 31 marzo 2010 ha scritto:

Ma si, siccome l'anno scorso si festeggiava il

40° anniversario .... Peto, non perdere l'occasione, se gli molli un 10 schizza nella

top five 2009 eheh

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 10 questo disco) alle 14:51 del 15 maggio 2010 ha scritto:

beh, scusa Rebby, ma mi è venuto solo adesso di passare da qui. Che dire del disco? Il miglior live degli Stones. Forse un po' breve, ma l'essenza della band nella sua dimensione live è colta alla perfezione. Ho visto che ne hanno pubblicato una super deluxe edition con cd, vinili, dvd e chi più ne ha più ne metta. Purtroppo troppo costosa per le mie tasche, mi "accontento" quindi del vecchio cd.

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 10 questo disco) alle 14:55 del 2 giugno 2010 ha scritto:

Qualche altra considerazione. Aggiungere un cd a parte per le bonus tracks degli stones non ha senso perchè ci andavano tutte e cinque insieme al live originale sullo stesso cd. I tre vinili in realtà sono due e mezzo, cioè cinque facciate. Si poteva ridurre un po' i brani di t.turner e bb king e far entrare tutto in due vinili. Per me ci è un cd di troppo ed un vinile di troppo. Tutto a scapito del prezzo, che avrebbe potuto essere più contenuto. Riguardo al live storico: Sette dei dieci brani hanno interventi di overdub riguardanti però esclusivamente alcune parti vocali. L'unico overdub strumentale, sospetto, ma non confermato, sarebbe una linea di chitarra sovraincisa in Carol. Tre brani invece sono completamente privi di overdub, sebbene abbiano subito qualche editing. Comunque un live abbastanza onesto, qualche overdub all'epoca per i live era quasi obbligato, visto che i mezzi di registrazione non erano quelli di oggi e spesso era difficile catturare e riproporre fedelmente il vero suono live di una band.

Vito (ha votato 6,5 questo disco) alle 12:01 del 22 febbraio 2020 ha scritto:

Live diligente e riuscito ma tutte le canzoni sono preferibili nella versione in studio.