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R Recensione

7/10

Judas Priest

Sad Wings Of Destiny

I Judas Priest sono tra gli antesignani del metal, i padri putativi di gruppi importanti come Iron Maiden e Metallica. Nacquero a Birmingham nel 1970, ed erano composti dai chitarristi Glenn Tipton e K.K. Downing, dal cantante Rob Halford e dal bassista Ian Hill, mentre i batteristi cambiavano di continuo. Sad Wings Of Destiny è il loro secondo album. Fu inciso per una piccola etichetta discografica, la Gull Records, e non ebbe un grande successo. Più che di metal, possiamo parlare di un disco hard-rock dalle tinte oscure, sicuramente debitore dello stile dark dei concittadini Black Sabbath.

La produzione non è proprio impeccabile, tanto che  il suono risulta quasi amatoriale, ma le composizioni sono tutte di buon livello. Victim Of Changes è un lungo brano, in cui si può anche rintracciare l'influenza dei Deep Purple: dopo un intro ipnotico delle due chitarre, subentra un riff duro, tipicamente sabbathiano, e la voce di Halford si esibisce in incredibili acuti; il pezzo si placa per qualche minuto, per poi ritornare alla potenza degli esordi. Si può considerare un classico del genere. Gli altri brani (Genocide,The Ripper, Tyrant, Deceiver, Island Of Domination) sono inferiori, ma comunque posseggono assoli e riff di buona fattura, e diventeranno tra i più suonati dal vivo (in particolare i primi tre), a testimonianza dell'attaccamento del gruppo e dei fans a quest'opera, allora passata quasi inosservata, ma in seguito annoverata tra le loro più importanti.

L'album però non vive solo di pezzi duri: Prelude, ad esempio, è una breve composizione pianistica che sembra incoerente col resto; Epitaph ricorda, neanche molto vagamente, i Queen, per via dei cori di stampo operistico, tipici della band di Freddie Mercury. Ma quello che reputo il capolavoro assoluto dell'album è la splendida Dreamer Deceiver, una delle migliori ballate rock di sempre: una melodia fantastica, un grande assolo di chitarra e un Halford che regala (ancora una volta) acuti impossibili, sono gli ingredienti di un brano intenso ed emozionante. Negli anni successivi (soprattutto gli '80) i Judas Priest diventeranno uno dei più famosi gruppi metal del mondo, continuando (non sempre) a incidere dischi di valore.

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Voto degli utenti: 7,9/10 in media su 19 voti.

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FrancescoB (ha votato 8 questo disco) alle 9:23 del 25 agosto 2010 ha scritto:

Antesignano della New Wave Metallica, e disco tuttora validissimo, anello di congiunzione fra Sabbath e Maiden. "Victim of Changes" ed "Epitaph" le mie preferite.

Totalblamblam (ha votato 1 questo disco) alle 12:55 del 25 agosto 2010 ha scritto:

genocidio

in tutti sensi...incontrare la morte è più piacevole di questa insulsaggine musicale. la ballata acustica dreamer deceiver con quel pathos finto da latte alle ginocchia tipico del metallo a venire non si regge davvero come la voce del cantante a cercare una profondità che ahimè non c'è

bart, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 17:14 del 25 agosto 2010 ha scritto:

RE: genocidio

Esagerato! Non sarà un capolavoro, ma è pur sempre un disco valido.

Totalblamblam (ha votato 1 questo disco) alle 17:25 del 25 agosto 2010 ha scritto:

RE: RE: genocidio

Marco_Biasio alle 18:27 del 25 agosto 2010 ha scritto:

RE: genocidio

Devo dire che anch'io reggo poco i Priest. Fine dei contatti metallici tra me e te, stoke

Totalblamblam (ha votato 1 questo disco) alle 21:17 del 25 agosto 2010 ha scritto:

RE: RE: genocidio

direi proprio di si ghghhg strano però che non ti piacciano quelli che coi maiden vengono considerati gli alfieri del metallo

Marco_Biasio alle 21:50 del 25 agosto 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: genocidio

In realtà a me la NWOBHM non è mai piaciuta troppo. E' lo stereotipo del metal, sui generis, che mi sta sulle palle.

Totalblamblam (ha votato 1 questo disco) alle 22:07 del 25 agosto 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: genocidio

io è l'unica che conosco un po' ed era venom di già

...poi un po' i krokus e i vanadium : ricordo il mitico concerto tenutosi nel cortile del collegio fraccaro a pavia e io che tiravo a scotto pomodori dalla finestra gridandogli lavati che puzzi LOL

bart, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 22:12 del 25 agosto 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: RE: genocidio

Non conosco bene i Vanadium, ma Pino Scotto mi fa morire dal ridere con i suoi commenti su youtube.

Totalblamblam (ha votato 1 questo disco) alle 22:30 del 25 agosto 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: RE: RE: genocidio

vabbè che c'è da conoscere dei vanadium LOL

tra pino scotto e richard benson è una lotta di menti titaniche metalliche

Marco_Biasio alle 22:42 del 25 agosto 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: genocidio

Benson in realtà è un pagliaccio anche quando dice di essere un metallaro. In realtà è (stato) un chitarrista prog d'impostazione blues, attivo a fine anni '60 nei Buon Vecchio Charlie.

bart, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 21:57 del 25 agosto 2010 ha scritto:

La NWOBHM è stato un movimento importante, ma i Metallica(dei primi 3 album)erano nettamente superiori ai gruppi che ne facevano parte.

Dr.Paul alle 22:42 del 25 agosto 2010 ha scritto:

erano meglio i saxon, and the band played on, princess of the night sta roba qui... )

bart, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 15:14 del 26 agosto 2010 ha scritto:

Benson e Scotto sono, secondo me, dei grandi comici. Quando sono un pò giù di morale, guardo i loro video e mi rallegro.

NathanAdler77 (ha votato 7 questo disco) alle 21:40 del 26 agosto 2010 ha scritto:

(Take These) Chains...

Siete un po' cattivelli con Rob...Potrebbe prendervi a cinghiate (bordate di metallo, of course). Sempre che non abbia l'artrosi, a una certa età è dura fare il God Of Metal. -Nel bene & nel male, "Sad Wings Of Destiny" è un classico del genere (nonostante un acerbo retrogusto-Queen), basterebbe la pietra miliare "Victim Of Changes" a far saltare il banco...Guardate l'anno di pubblicazione e poi ditemi se non fu seminale nei suoi saliscendi metallici e perversi. "Dreamer Deceiver" è oggettivamente bella, malsana ballad hard-rock (in quanti a imitarla con lo stampino). Anche "The Ripper" & "Genocide" fanno il loro sporco dovere. Comunque il mio preferito dei JP è l'iconico "British Steel", poi questo e il già formalmente metal "Stained Class".

bart, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 21:53 del 26 agosto 2010 ha scritto:

Sinceramente è difficile stabilire quale sia il migliore dei JP. Oltre a questo e a quelli che ha citato NathanAdler77 direi: Painkiller, Screaming For Vengeance e il live Unleashed In The East.

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 8 questo disco) alle 12:04 del 14 maggio 2011 ha scritto:

Bello questo, insieme a British Steel quelli che preferisco dei Judas . Painkiller invece non lo reggo.

bart, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 12:42 del 14 maggio 2011 ha scritto:

RE:

Io invece lo reputo uno dei migliori album heavy-metal di sempre.

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 8 questo disco) alle 13:04 del 14 maggio 2011 ha scritto:

RE: RE:

Certo Bart, Painkiller è sicuramente uno dei migliori dischi Heavy Metal di sempre, per certi versi un vero e proprio manifesto dell'heavy metal, non c'è dubbio. Ma purtroppo non lo reggo proprio per questi motivi. Io ci sto dentro alla grande nell'hard rock, arrivo bene al classic metal, metal primordiale, però comunque ancora con influssi hard rock, come questo disco appunto. Lo stesso British Steel pur essendo più metallico, ha ancora una certa componente hardrockettara. Ma quando si passa all'heavy metal puro faccio fatica ad ascoltare. Lì è proprio un altro mondo, nel quale sto meno comodo.

bart, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 16:34 del 14 maggio 2011 ha scritto:

RE: RE: RE:

Non ti piace proprio il genere. Allora non ti andranno molto a genio i Metallica.

Mirko Diamanti (ha votato 7 questo disco) alle 18:41 del 3 gennaio 2012 ha scritto:

Ottimo e seminale.

imaginos (ha votato 10 questo disco) alle 2:31 del 11 marzo 2012 ha scritto:

Disco meraviglioso artisticamente e importantissimo come primo esempio di doppia chitarra in chiave Heavy Metal che si impose stilisticamente con la NWOBHM .

Grandissimo Rob Halford in tutte le sue interpretazioni.

Fondamentale.

avantasia alle 0:48 del 21 agosto 2013 ha scritto:

Non capisco come si possa dare 7 ad un album simile. Contiene perle stupende, tra tutte la title track.

Bisognerebbe essere piu' equilibrati nei giudizi. Disco fondamentale.

ProgHardHeavy (ha votato 9,5 questo disco) alle 22:04 del 19 aprile 2014 ha scritto:

Per me è la storia! tra i primi dischi Heavy Metal, pur avendo molto hard rock .... Capolavoro immenso, anche se i Priest hanno fatto di meglio

ProgHardHeavy (ha votato 9,5 questo disco) alle 18:52 del 3 settembre 2014 ha scritto:

Rivalutato, non da 9,5, ma di sicuro da 9.

Utente non più registrat (ha votato 6,5 questo disco) alle 10:29 del 28 maggio 2019 ha scritto:

Apperò, 6.5 corrisponde ad "appagante". Però non mi sento granché appagato da questo disco.