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R Recensione

7/10

Puerto Rico Flowers

7

Disco granitico e grondante di sonorità dark è "7", primo album degli statunitensi Purto Rico Flowers dopo due ep usciti nel 2010.

L’album prende vita con I feel good, ballad dai toni oscuri con  una intro di batteria che scandisce il tempo a cui segue un basso incalzante e un tappeto sinth che mi ha riportato alla mente un album straordinario dei Cure, "Disintegration".

Il disco ha un impatto sonoro molto potente sopratutto grazie alla voce profonda del vocalist, John Sharkey III, frontman anche di un’altra band che ha realizzato diversi album di stampo punk-grunge tra il 2004 e il 2009, i Clockleaner.

Il disco scorre serrato, con 3 sisters il ritmo aumenta decisamente e nonostante le sonorità risultino quasi pop l’intensità resta alta.

In Burning down your house sembra di riascoltare i migliori Depeche Mode ma è soprattutto con Freezing Tears che esce fuori la vena più cupa e  noise che non fa risultare azzardati riferimenti a gruppi storici quali i Bauhaus.

Tra i brani più riusciti è Keep me around dall’atmosfera suggestiva e visionaria dovuta ad un sapiente intreccio tra sintetizzatori e basso, a metà strada tra A forest dei Cure e new down fade dei Joy Division, pezzi monumentali per gli amanti del genere.

"7" è un lavoro dai tratti essenziali e allo stesso tempo ricco di sfumature da scoprire ad ogni nuovo ascolto.

I Puerto Rico Flowers saranno apprezzati da tutti quelli che,come me, hanno amato il filone dark partito negli anni settanta e proseguito negli anni ottanta.

Da non perdere.

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