R Recensione

5/10

Blitzen Trapper

Black River Killer EP

I Blitzen Trapper si fermano a raccogliere le idee. Da una parte il pop bislacco, lo-fi e sporcato da fugaci incursioni elettroniche dell’esordio “Wild Mountain Nation” (2007). Dall’altro l’evoluzione pop-folk del successivo “Furr” (2008). In mezzo tutta una serie di possibilità che i ragazzi di Portland (fatta salva la loro genuinità ed una certa sapienza nell’uso della melodia) non vedono nemmeno, e questo EP di sette brani che prende il titolo da uno dei singoli già presenti sul disco dell’anno scorso.  

Fra la “uno” e la “due”, quindi, Eric Earley e soci scelgono la “due” (mentre chi scrive, per natura e in onore di Mike, generalmente predilige la “tre”). Detto che giudicare il percorso evolutivo di un artista in diciassette minuti richiederebbe una dose di supponenza rintracciabile esclusivamente in certa critica ormai “in decadenza”, si potrebbe supporre che i Blitzen Trapper abbiano deciso di proseguire nel solco di “Furr”, prendendo ulteriormente le distanze da quegli elementi psych e libertari che ne avevano caratterizzato il suono per muoversi in direzione di un cantautorato folk pacificato ed in un certo senso “tradizionalista” . 

Black river killer” era e rimane una calda ballata da suonare in riva al fiume aspettando che qualche pesce decida di concedersi all’amo. Qualcosa a metà tra i Wilco e Johnny Cash, forte anche di un testo degno del quadro che vuole rappresentare (“So I took the first train up to Oregon / And I killed the first man that I came upon / Because the devil works quick, you know it don’t take long"). I sei pezzi inediti – benché il tutto sia scritto e suonato con notevole padronanza – scorrono via senza sussulti particolari tra americanismi FM (“Silver moon”), notevoli ammiccamenti ai Beatles (“Going down”), riferimenti al Badly Drawn Boy più intimista (o al Beck più depresso – “Shoulder full of you”), oppure – tiriamoci su - ai cari vecchi Lynyrd Skynyrd (“Big black bird”). 

Gente che la rincorsa la sa prendere bene, insomma. Bisogna vedere se sapranno anche saltare.

V Voti

Voto degli utenti: 6/10 in media su 1 voto.
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target 6/10

C Commenti

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target (ha votato 6 questo disco) alle 13:49 del 27 dicembre 2009 ha scritto:

Sì, l'ep non aggiunge granché a "Furr", ma "Black river killer" rimane uno dei pezzi 'roots' più riusciti degli ultimi anni. Se osano un po' di più, al prossimo disco possono fare il botto.