V Video

R Recensione

10/10

Jane's Addiction

Nothing's Shocking

Mentre i Guns and Roses di “Appetite for Destruction” smerciavano in milioni di copie un’opera che fondamentalmente non aggiungeva nulla al corso del rock, ma che anzi sembrava imbalsamarlo in una patina di innocuo manierismo, da quello stesso buco infernale che è Los Angeles debuttava una band dopo la quale niente sarebbe stato più lo stesso: i Jane’s Addiction.

Il quartetto capitanato dall’androgino Perry Farrell forgiò una miscela di hard rock innovativa ed eccitante, capace di fondere in un sincretismo strabiliante le più disparate influenze, dal metal alla psichedelia, dal funk alla new wave, ma in grado di far emergere una cifra stilistica autonoma e freschissima, che avrebbe marchiato a fondo gli anni ‘90.

Dopo l’eccellente, omonimo debutto per la XXX Records, nel 1988 toccò a “Nothing’s Shocking” sancire la pericolosità e la bellezza del “vizio di Jane”.

Up the beach” fa partire al meglio le danze. Un cupo giro di basso disegna orizzonti quasi inglesi ma poi il chitarrista Dave Navarro, con dei sontuosi ghirigori psichedelici, ricorda che siamo in California. “Ocean size” e “Had a dad” trascinano nel ventre di Jane, con spietate soluzioni p-funk solcate da smaglianti assoli di Navarro e dall’allucinato cantato di Perry Farrell, come sempre protagonista.

Ted, Just Admit it” è invece un autentico manifesto di quello che negli anni ‘90 sarà chiamato crossover: 7 minuti di metal modernista e tribale sorretti da una sezione ritmica potente e spiazzante, con Navarro che alterna spigolose sciabolate a spiritati arabeschi, mentre Farrell ci trasporta nella Los Angeles più viziosa e torbida al grido di “Sex is violent!”.

Standing in the Shower Thinking” riporta su lidi funky-thrash sotto l’impulso del poliedrico drummer Stephen Perkins, là dove con “Summertime Rolls” si inaugura quella svolta sognante e psichedelica che costituirà l’asse portante del successivo album “Ritual de lo habitual”. Eric Avery forgia degli ipnotici giri di basso di matrice albionica, Navarro si muove tra suoni di chitarra color corallo che filtrano l’impeto di Jimi Hendrix attraverso la sensibilità dei Cure e Farrell gioca con la sua voce acuta e dolcissima in un fitto intreccio di rimandi armonici. In altre parole: i Joy Division si liberano dell’angoscia esistenziale di Manchester e si mettono a fare surf sulla spiaggia di Malibu.

Mountain Song” riporta subito alta la tensione con un’asciutta cavalcata in grado di eludere i cliché metal del tempo, mentre “Jane Says”, il loro inno già presente nel debutto, viene riproposto in una versione leggermente barocca, senza compromettere melodie e pathos degni del Lou Reed di “Berlin”. Dopo i divertissement di stampo funky- jazzIdiots Rule” e “Thank You Boys”, il sipario sull’album cala con le gotiche atmosfere di “Pigs in Zen”, in cui è Navarro a farla da padrone, tra riff al curaro e assoli zeppeliniani.

In definitiva un album capitale, qualitativamente inferiore al successivo e più sfaccettato “Ritual de lo Habitual”, ma probabilmente assai più influente su pletore di grungers, alternative rockers e nu metallari nei successivi 15 anni.

V Voti

Voto degli utenti: 8,7/10 in media su 23 voti.
10
9,5
9
8,5
8
7,5
7
6,5
6
5,5
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
bargeld 10/10
Franco 9/10
Nicio 9/10
apapaia 10/10
leax 8,5/10
loson 6/10
luca.r 8,5/10
Muten 8/10
zagor 10/10

C Commenti

Ci sono 31 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.

Giuliano (ha votato 9 questo disco) alle 13:25 del 26 ottobre 2007 ha scritto:

Album fondamentale, capolavoro

Mr. Wave (ha votato 8 questo disco) alle 12:50 del 11 dicembre 2008 ha scritto:

Had A Dad!

Possente, energico, innovativo (per l'epoca), ed elettrizzante capolavoro degli anni Ottanta; un compatto e robusto hard-rock addobbato di funk, amalgamato al rock psichedelico. Fra le perle dell'album, a mio parere, spiccano; Ocean Size, Had A Dad, Ted, Just Admit It.., e Jane Says. Complimenti al recensore [8.5]

DonJunio, autore, alle 13:27 del 11 dicembre 2008 ha scritto:

e dopo tutti questi complimenti, gli metti solo 4 stelle!!!?? Ah, questi giovani d'oggi....

Mr. Wave (ha votato 8 questo disco) alle 17:18 del 11 dicembre 2008 ha scritto:

RE:

''...gli metti solo 4 stelle?!?...'' manco fossero 10 le stelle su cui decidere il voto voglio dire; su un rating massimo di 5, ne ho messe 4 (voto: 8.5), non mi sembra affatto avaro, tirchio e taccagno come giudizio, Junio.

dario1983 (ha votato 9 questo disco) alle 15:49 del 28 marzo 2009 ha scritto:

grazie per avermelo fatto riscoprire. anche se non credo possano essere paragonati ai guns n' roses, in quanto le due band le considero troppo diverse, senza nulla togliere o aggiungere ad entrambe le parti... ma di questo ne avremmo discusso già un migliaio di volte

bargeld (ha votato 10 questo disco) alle 16:44 del 28 marzo 2009 ha scritto:

anche per me, un capolavoro. voto già dato!

paolo gazzola (ha votato 9 questo disco) alle 17:07 del 29 aprile 2010 ha scritto:

Il mio preferito dei Jane's Addiction. Un disco che mi ha cambiato la vita.

Franco (ha votato 9 questo disco) alle 17:23 del 29 aprile 2010 ha scritto:

Ottima recensione per un grandissimo disco, secondo me superiore per inventiva e compattezza sonora a Ritual de lo Habitual, anche se siamo sempre su livelli altissimi (Three Days sull'album appena citato è un brano strepitoso...).

apapaia (ha votato 10 questo disco) alle 21:46 del 12 gennaio 2012 ha scritto:

Capolavoro...un pezzo della mia vita e storia personale, un disco fuori dal tempo e dalle mode che ascolto con regolaritá tuttora....Una piccola precisazione per il recensore: la versione in vinile non includeva pigs in zen (presente invece nell'edizione del primo disco live), e un piccolo dissenso assolutamente personale: qualitativamente inferiore al successivo? Dai su, non scherziamo....

Giuliano Frizzo (ha votato 8 questo disco) alle 18:49 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

E' un disco magico, quasi perfetto. C'è dentro la psichedelia, il dark, la new-wave (il basso ipnotico di Avery, un po' sulla falsariga dei giri pazzeschi alla Peter Hook), l'heavy metal più ruggente, i ritmi tribali africani (i tamburi di Perkins, mio idolo personale dopo Chad Smith e pochi altri), e poi contaminazioni da tutte le direzioni possibili. Un concentato di tutto il suono di Los Angeles di sempre, una perla rara. Ha ridefinito l'alternative a livello planetario, grazie anche alla grossa distribuzione affidata ai magnate della Warner, e ha spostato il paletto del "lecito e illecito" in ambienet rock ovviamente, dopo questo "debutto" che però non è un vero debutto (ma lo è in senso mainstream) sono cambiati per sempre le esibizioni live (il lollapalooza e i festival rock da "baracconi") e l'approccio alternativo al concetto di banda heavy rock. Niente da dire, Nothing's Shocking ha ispirato e ancora ispira musicisti, critici, artisti, e generazioni di persone in tutto il mondo. Pietra miliare.

baronedeki (ha votato 9 questo disco) alle 17:26 del 15 aprile 2017 ha scritto:

Ormai il sito Storia della musica e' diventato per me come un diario personale dove me la canto e suono da solo pazienza mi arrendo . Nothing's Shocking per me è stato un album importante quello che mi ha indirizzato su altri lidi togliendimi dalle grinfie dei Bon Jovi e Guns' n Roses e tutto il Rock Alternatuvo più convenzionale. Buona Pasqua a tutti .

zagor (ha votato 10 questo disco) alle 20:47 del 15 aprile 2017 ha scritto:

grazie per la considerazione, io ti rispondo sempre!:Che altro dire su Jane che non sia stato detto? Ah sì, che il riff di "standing in the the shower thinking" è stato copiato per bene dai Litfiba in Spiritouoou Liberouooou .disco della vita, Summertime rolls la migliore.

baronedeki (ha votato 9 questo disco) alle 21:00 del 15 aprile 2017 ha scritto:

Scusa per la mia imperdonabile dimenticanza . Dopo aver premuto invio mi ero accorto dello sbagliio ma ormai era tardi. Ripeto i miei auguri di buona Pasqua a tutti, specialmente a te.

zagor (ha votato 10 questo disco) alle 21:06 del 15 aprile 2017 ha scritto:

ahahahaah figurati, scherzavo! auguri anche a te caro, con annessa dedica

Utente non più registrat (ha votato 7,5 questo disco) alle 18:41 del 25 aprile 2018 ha scritto:

Al recensore: affermando che l'esordio dei Guns è trascurabile nella storia dell'hard rock, parti già parecchio male. Riguardo ai Jane's senz'altro fecero musica più innovativa, ma.. proprio non mi piacciono, né il cantante né il sound sotto; è proprio brutta musica. Poi senz'altro magari sono io a non capirla, molti parlano bene di quest'album, ma (parlando di rock "disturbato") se devo scegliere tra questi e I Jesus Lizard.. dieci volte i Jesus Lizard!

fabfabfab alle 11:17 del 27 aprile 2018 ha scritto:

Non ha detto che è trascurabile, ha detto che "non aggiungeva nulla al corso del rock". Mi sembra difficilmente confutabile.

Utente non più registrat (ha votato 7,5 questo disco) alle 11:03 del 28 aprile 2018 ha scritto:

Beh no, Appetite aggiunge eccome alla storia dell'hard rock. Forse Back in Black non ha aggiunto nulla all'hard rock, solo perché Led Zeppelin I è uscito undici anni prima? I Kiss piuttosto, quelli sì ben più fumo che arrosto

scompiglio alle 13:39 del 27 aprile 2018 ha scritto:

Affermando che quella dei Jane's "è proprio brutta musica" parti già parecchio male. Per fortuna, poi, argomenti approfonditamente la tua affermazione.

Utente non più registrat (ha votato 7,5 questo disco) alle 11:05 del 28 aprile 2018 ha scritto:

Sì, intendevo brutta musica secondo me. Che ne pensi di Goat dei J.L. in confronto a Nothing's Shocking?

zagor (ha votato 10 questo disco) alle 14:39 del 28 aprile 2018 ha scritto:

se posso rispondere io, dico che sono due dischi ben diversi ( noise-rock tellurico e di matrice albiniana il primo, hard-rock psichedelico e funkettoso il secondo), non ci azzecca molto il paragone. giusto un po' di radici wave per entrambi, come del resto per tanti gruppi nati a metà anni 80.

scompiglio alle 13:16 del 4 maggio 2018 ha scritto:

Penso siano due capolavori assoluti, sono entrambi tra i miei dischi della vita. Come dice Zagor, però, non mi sembrano paragonabili, poiché rappresentativi di mondi piuttosto distanti tra loro. Ci sta, invece, il paragone tra Jane's Addictions e Guns: a mio modo di sentire, nettamente superiori i primi, ma proprio su un altro piano.

Utente non più registrat (ha votato 7,5 questo disco) alle 23:13 del 4 maggio 2018 ha scritto:

Forse sottovaluti i Guns N' Roses solo perché si sono tuffati dell'hard rock convenzionale. Tuttavia l'hanno anche un po' cambiato, con Appetite For Destruction, che è davvero emozionante (i miagolii di Axl? i soli di Slash?). Anche gli AcDc potevano allora risparmiarsi un pezzo di carriera, in fondo l'hard rock lo facevano già Deep Purple e Led Zeppelin da dieci anni giusto? Giusto MA al genere canzoni come Back in Black e Hells Bells mancavano. Così come capolavori (perché di questo si tratta) come My Michelle, Welcome e Sweet Child mancavano all'hard rock precedente. Ecco perché i Guns di Appetite hanno la mia stima. Riguardo ai Jane's, certo non disprezzo la voglia di innovare, fare qualcosa di diverso e disgustoso, ma contesto i risultati: Nothing's Shocking ha un sound che non mi piace e un cantante che non mi piace. E pensare che è il loro massimo capolavoro, figuriamoci gli altri! Nei JL percepisco una personalità più affascinante. Ovviamente non do il mio voto poiché come ho detto potrei essere io a non comprenderne lo spessore (e qui sì mi potete dare una mano, se ne può parlare)

scompiglio alle 17:35 del 7 maggio 2018 ha scritto:

Ma non è che sottovaluto i Guns, è il mio gusto e la mia opinione. Detto che Appetite lo ritengo comunque un album degno di essere ascoltato, i miagolii di Axl mi hanno sempre infastidito ed i solo di Slash sono quanto di più innocuo e canonico una chitarra elettrica possa produrre. Gli AC/DC non li ho tirati in ballo, ma vogliamo mettere Bon Scoot e Angus Young a confronto con i suddetti soggetti? La formula degli AC/CD non sarà stata totalmente rivoluzionaria ma, almeno, quanto ad unicità di stile e contenuti (sudiciume e ignoranza veicolati con grande semplicità e fruibilità ritmica e melodica), non c'è confronto con la proposta dei Guns. Sui Jane's che posso dirti per farti cambiare idea? Della validità della proposta sei evidentemente consapevole, ma poi sono fondamentali i gusti personali. Io la voce di Perry Farrell l'adoro, come adoro il lavoro di tutti gli strumentisti (vogliamo mettere Navarro contro Slash? Stephen Perkins e Eric Avery contro Steven Adler e Duff? Non esiste proprio il paragone, a mio modo di sentire ovviamente...).

Utente non più registrat (ha votato 7,5 questo disco) alle 17:13 del 8 maggio 2018 ha scritto:

Che tutto alla fin fine si riconduca ai gusti personali è vero, se si conosce un po' di musica; sulle tue opinioni riguardo ai singoli musicisti permettimi di dissentire. Axl Rose è sempre stato un cantante migliore sia di Scott che di Brian Jonson, è un artista del falsettone graffiato con pochi veri rivali nel panorama hard rock (e Perry non è fra questi). Angus Young > Slash è un po' azzardato da dire, i soli di Slash mi emozionano ben più di quelli dell'altro; anche sul lato non-solistico Slash di certo non sfigura (ma l'hai sentito in My Michelle e in Welcome?). Riguardo a Navarro, anche lì, non ha molto senso dire che uno è nettamente migliore dell'altro; chitarrista più innocuo e canonico del rock? riff innocuo dopo riff innocuo, assolo normale dopo assolo normale, io sono giunto a dire che non sono così innocui e banali. Poi di certo non è Jimmy Page, ma neanche Navarro è Duane Denison, convieni? gli altri componenti sono sì più anonimi.

scompiglio alle 14:21 del 9 maggio 2018 ha scritto:

Eh vabbè, non la finiamo più. Ti piace Axl, ok, è evidentemente un tuo problema, ho provato ad aiutarti, senza successo . Farrell non vuole e non deve essere un suo rivale, altrimenti non avrebbe potuto cantare nei jane's (per la cui musica ha una voce semplicemente perfetta). Sui paragoni tra gli altri strumentisti, come ti pare, vale ciò che ci arriva al cuore. Certo, se ti emoziona Slash, mi viene da pensare che tu abbia un bidone dell'immondizia al posto del cuore (cit. ). Infine, non solo Navarro, ma NESSUNO è Denison.

Che poi, per cosa stiamo qui a perdere tempo? Il mio idolo d'infanzia Farrell oggi è in TV per mostrare come si vive dopo aver sposato un canotto. Navarro oggi è in TV a fare il giudice di tatoo, depilato e impomatato come un tronista di uomini e donne. Di Axl che mi dici? Che fa oggi lui, che era un coglione anche ai tempi d'oro? (Si fa per ridere eh, spero tu sia dotato di sano humor, perché quando ci sono di mezzo i guns si rischia grosso a far gli scemi)

Utente non più registrat (ha votato 7,5 questo disco) alle 16:42 del 9 maggio 2018 ha scritto:

Hahaha ma io ridevo dalla prima riga che hai scritto! Riguardo ad Axl beh.. sa ancora il fatto suo

Utente non più registrat (ha votato 7,5 questo disco) alle 12:40 del 19 maggio 2018 ha scritto:

Dopo essere stato ad un'evento rock e aver comprato Nothing's Shocking, Awake e Live at Leeds al prezzo totale di €10, mi sono messo a risentire la fatica dei Jane's. Vuoi perché i precedenti ascolti erano distratti, o perché le cose comperate si apprezzano di più, lo considero ora un gran nell'album; sì, l'avevo solo giudicato frettolosamente come talvolta mi capita, lo stesso errore che tempo fa feci con Slow Deep And Hard dei TON. Lungi da me paragonare quel capolavoro psicologico con quello che in fondo è un disco di canzoni rock, non capisco come ho fatto a non apprezzarlo subito Nothing's. Il sound è un misto di psichedelia, rock e metal che è un piacere, e Farrel fa un magistrale lavoro con l'organizzazione delle linee vocali. Ne esce un disco pregno di passione e competenza, seppur non esente da alcuni difettucci. Quindi rinnego ciò che ho affermato finora su quell'album.

scompiglio alle 10:13 del 23 maggio 2018 ha scritto:

Alleluja

Utente non più registrat (ha votato 7,5 questo disco) alle 12:42 del 19 maggio 2018 ha scritto:

Detto nonostante tutto però continuo ad amare l'esordio dei Guns n' Roses eccetera. Lì non mi si può far cambiare idea

scompiglio alle 10:13 del 23 maggio 2018 ha scritto:

Amen

zagor (ha votato 10 questo disco) alle 22:48 del 24 maggio 2018 ha scritto:

quanto e' figo sto pezzo? mi manda sempre fuori di testa