R Recensione

6/10

AA. VV.

Brand Neu!

I padrini incontrastati di krautrock, elettronica e punk. I Neu!. Praticamente impossibile quantificare i lattanti che hanno allevato dal loro largo capezzolo a partire dalla seconda metà degli anni ’70 ad oggi (prima ancora non tutti avevano compreso la spaziosità della loro gittata), anche solo prendendo in considerazione gli artisti che citano Michael Rother e Klaus Dinger come influenza cruciale del loro percorso formativo.

La compilation edita dalla label Feraltone, una filiazione della Gronland Records che curò le ristampe in cd dei tre storici album dei Neu!, si propone di mettere in risalto il ruolo chiave che il duo tedesco ha avuto su alcune band dell’ultimo decennio, mettendo in fila quattordici tracce originali di derivazione Rother/Dinger.

Nessuna cover di Hallogallo o Isi quindi, meglio dissipare subito ogni dubbio, la partenza è affidata ai loop e le abrasive chitarre di Two Cool Rock Chicks Listening To Neu! di Ciccone Youth (il side project di Thurstone Moore e soci). Fu proprio Bobby Gillespie a precisare quanto i Primal Scream dei tempi di XTMNTR (2000) fossero in pieno trip Neu!, e la scelta di pescare per questa compilation Shoot Speed/Kill Light ne è comprova eclatante, la batteria motorik e l’incedere incalzante delle chitarre senza riff sono gioia per le nostre orecchie e probabilmente anche per quelle di Julian Cope.

Sfizioso il contributo di Pets With Pets, formazione australiana post punk/electro noise, che con We Only Found This Place coglie il bersaglio, meno convincenti le scelte dei Foals e soprattutto LCD Soundsystem, appesantiti questi ultimi, da dozzinali basi simil-techno, molto meglio le elettro-geometrie di Fujiya & Miyagi con Electro Karaoke e la miscela di elettronica-Nintendo del giapponese Cornelius con Wataridori, mentre la battaglia Oasis contro Kasabian è sicuramente vinta dai primi con I Can See It Now, traccia semi-strumentale con tanto di chitarra a guaire scordata.

Menzione speciale per i canadesi Holy Fuck con Super Inuit, un condensato di Neu! e Can che riesce a brillare di luce propria, mentre vanno a confluire nel finale le tracce più attese del disco: i La Dusseldorf, la band post Neu! di Klaus Dinger, peccato che Sketch 1_08 farà contenti solo i collezionisti di rarità della band tedesca, un demo appena abbozzato di chitarra saturata e drumming ripetitivo, ben più consistente l'inedito concesso da Michael Rother in persona, Neutronics 98 offre divagazioni space capaci di generare stupore e meraviglia anche senza poter più contare sull'effetto sorpresa, semplicità, cacofonia, gentilezza, aggressività, tutte giustapposizioni che hanno imparato a coesistere sotto l'egida Dinger/Rother.

Compilation meritevole ma non indispensabile, nuovi Neu!-discepoli cercasi, no perditempo. 6,5

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