R Recensione

8/10

Amon Duul II

Tanz der Lemminge

"Tanz der Lemminge" ( o "Dance of the Lemmings" o "Journey into a Dream - Viaggio in un sogno" a seconda delle diverse edizioni ) chiude idealmente la prima fase dell'epopea Amon Duul II : ma  più, dopo questo monumentale doppio Lp che viene pubblicato subito dopo l'altrettanto epocale "Yeti", i  Menestrelli di questa  "freak-band" riusciranno a donarci visioni cosii creative e folli, incominciando purtroppo una lenta parabola discendente che li porterà ad un progressiva involuzione sonora.

Il disco si distacca dal potente "maelstrom" sonico di "Yeti", che rimane una delle pietre d'angolo di tutto il rock dei '70, per spostarsi verso atmosfere elettro-acustiche meno dirompenti influenzate dalla psichedelia americana che mantengono in ogni caso un fascino oscuro da fiaba nera.Esce temporaneamente dal gruppo Renate Knaup e il bassista Dave Anderson che raggiunge gli Hawkwind ( rimpiazzato da Lothar Meid ).I titoli sono come al solito molto fantasiosi come "A short stop at the transylvanian brain surgery" ( "Una breve fermata alla lobotomia transilvana" ).La copertina, opera dell'organista  Falk-U. Rogner,  mantiene la continuità con l'immagine potente della morte con la falce che campeggiava su "Yeti" ed è un'ennesimo invito all'incauto ascoltatore ad immergersi in un "sabba" pagano senza apparente fine.

La prima facciata è dominata dalle due mini-suite "Syntelman's March of the Roaring Seventies" e "Restless Skylight-Transistor-Child" : si tratta di "collage" elettro-acustici psichedelici abilmente deformati : qualcuno all'epoca non capi' subito la complessità del disco, restando deluso dopo essere rimasto folgorato dai dischi precedenti, ma è indubbio che la musica contenuta in questi solchi si distacca per creatività dai pur grandi e contemporanei Pink Floyd di "Atom Heart Mother" e "Meddle".Si arriva poi a quello che costituisce il capolavoro del'album : ovvero la lunga suite improvvista di "Marylin Monroe-Memorial-Church" che sembra registrata in una chiesa sconsacrata.Qui gli Amon Duul sono in in stato di "Trance" ipnotica e le sonorità ricordano vagamente i Pink Floyd più free-form ma con una dose di libertà maggiore, i suoni disarticolati trascinano lentamente  verso abissi di follia cosmica che conducono a mondi oscuri dominati da castelli diroccati .Siamo in pieno delirio onirico e solo il rock potente delle successiva "Chewingum Telegram" riporta alla realtà."Stumblig Over Melted Moonlight" e "Toxicological Whispering" chiudono questo affresco sonoro in nero con tonalità più pacate ma sempre ipnotiche.

Finisce qui la prima i fase di questa incredibile comune, successivamente arriveranno i riconoscimenti internazionali grazie a "Carnival in Babylon", "Wolf City" e soprattutto col modesto "Vive la Trance", ultimo disco degno di nota prima dell'irrimediabile decadimento.

V Voti

Voto degli utenti: 6,4/10 in media su 8 voti.
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loson 4/10
ThirdEye 9,5/10

C Commenti

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bart (ha votato 4 questo disco) alle 17:11 del 20 aprile 2010 ha scritto:

Grande confusione

Un disco senza nè capo nè coda, in cui gli episodi si susseguono senza una vera logica; sembrano incollati tra di loro per puro caso. Qualche buon momento c'è, ma l'insieme disorienta e soprattutto annoia.

Totalblamblam (ha votato 5 questo disco) alle 19:28 del 20 aprile 2010 ha scritto:

gruppo mediocre e atroce...dei poveri sfigati hippies incapaci di mettere giù di fila due accordi sensati...a me il kraut piace molto ma gli amon sono dull davvero, musicalmente il nulla se non una bella presa per i fondelli, sia nella prima fase che nella seconda...ovvio che verrano poi esaltati dal vate scaruffi l'unico immenso critico che sia riuscito ad infilare mozart e haydn nel periodo cosiddetto barocco della musica

loson (ha votato 4 questo disco) alle 19:34 del 20 aprile 2010 ha scritto:

Stoke, sono quasi d'accordo con te. Ho riascoltato "Yeti" giusto ieri e mi ha fatto venire il latte alle ginocchia. "Tanz" è anche peggio.

cthulhu, autore, alle 14:24 del 21 aprile 2010 ha scritto:

Non capite un cazzo di musica.

Siete dei èpoveri dementi senza cultura

simone coacci alle 14:52 del 21 aprile 2010 ha scritto:

RE:

Ma chi, Stoke e Loson? No, amico, non penso proprio. O sei ottenebrato dalla collera o non li hai mai letti. E poi che modi sono?

cthulhu, autore, alle 14:27 del 21 aprile 2010 ha scritto:

E mi spiace essere cosi' duro, ma se un genere non piace sarebbe meglio non commentare

Dr.Paul alle 14:30 del 21 aprile 2010 ha scritto:

senza cultura ahahah, uomini delle caverne!

fabfabfab alle 15:09 del 21 aprile 2010 ha scritto:

Cesare, ci sono tanti dischi che amo e che altri disprezzano. E' normale, nessuno ti ha insultato. Dai, prendi un bel respiro e tranquilizzati ...

cthulhu, autore, alle 15:18 del 21 aprile 2010 ha scritto:

Si d'accordo, mi sono fatto prendere dalla concitazione iniziale e mi scuso per i toni

Ma non è ammissibile sparare a zero su un gruppo che ha fatto la storia del Krautrock e non solo.

Ripeto se non piace è meglio non commentare e non parlare di gruppo "mediocre e atroce".

Se si hanno altri gusti è meglio sorvolare....

Consiglio di leggere "Krautrocksampler" di Julian Cope, forse potrebbe essere utile anche a chi non ama queste sonorità.

Totalblamblam (ha votato 5 questo disco) alle 15:21 del 21 aprile 2010 ha scritto:

cesare calmati

posso anche accettare il tuo non capite un cazzo di musica, chi ne capisce è bravo, e questi commenti mi mettono anche di buon umore, non me la prendo...ma demente no eh visto che ho anche scritto : il kraut mi piace molto

cthulhu, autore, alle 15:32 del 21 aprile 2010 ha scritto:

Mi scuso per il demente ( magari lo sono io ), ma quando ho visto screditato e ridicolizzato uno dei miei gruppi preferiti non ci ho visto più.

E non credo neanche che non capiate un cazzo di musica, ma per dinci un po' di diplomazia - ehm qui dovrei fare autocritica - non credo proprio che gli Amon Dull meritino questo trattamento!.

fabfabfab alle 15:54 del 21 aprile 2010 ha scritto:

RE:

Seee autocritica! Cesare questi sono delle testacce di minchia, lo sapevamo già, mica ce lo dovevi dire tu ... ahaha

loson (ha votato 4 questo disco) alle 16:04 del 21 aprile 2010 ha scritto:

RE:

Krautrocksampler l'ho letto, e non solo quello (almeno per ciò che concerne la scena tedesca fine '60/'70). A differenza di Stoke, io ti perdono sia per il demente (potrei esserlo, non lo escudo) sia per il "non capite un cazzo di musica", posto che l'ombra della demenza aleggia ancora su di me e vanificherebbe ogni mio sapere. Resta il fatto che gli Amon Dull ho finto di farmeli piacere per anni, quando in realtà manco riuscivo a reggere per intero l'ascolto di un loro disco. Paragonati a Neu!, Faust o Cluster, sono davvero degli hippies fusi di testa con poche idee. Per me, ovviamente. Ossia per un demente, che di musica non capisce un cazzo. Ciao.

Totalblamblam (ha votato 5 questo disco) alle 16:25 del 21 aprile 2010 ha scritto:

il copino l'abbiamo letto tutti non è che sia un gran lavoro, poi ci sono altri testi migliori sul kraut...di certo cope si è impegnato di più con japrocksampler ...il problema dull è che erano musicalmente sterili avevano altri scopi più politici che musicali, nascono come una comune hippie: i due lavori della prima fase Psychedelic Underground e Paradieswärts Düül sono free form ma senza sostanza ...alla fine la free form era e resta il terreno ideale per gli incapaci e infatti sono lavori senza capo né coda ...nella seconda fase il gruppo aspira a qualcosa di più solido e concreto ma i risultati restano secondo me modesti ...si è creato l'hype dull mi ci sono buttato dentro anni fa e mi sono scornato subito, non ho cercato neppure di farmeli piacere come loson perché ho solo sentito il nulla musicale, la noia, la ripetezione, zero ispirazione, e dulcis in fundo nessuna capacità reale di sviluppare il materiale sonoro alché ho detto basta

salvatore alle 16:39 del 21 aprile 2010 ha scritto:

Krautrocksampler?!? Solo il nome mi mette i brividi... Titolo dell'album, cover e tracklist, la pelle d'oca!

Temo che non leggerò il libro e non ascolterò l'album, ma io sul serio di questa roba non ci capisco niente... Désolé

fabfabfab alle 16:56 del 21 aprile 2010 ha scritto:

RE:

Sì ma perdonate l'ignorantezza: perchè sotto questo disco fate tutti (o quasi) sonore flatulenze mentre sotto gli altri ("Phallus dei", che titolo!) ci sono solo commenti super-eccitati???

cthulhu, autore, alle 18:12 del 21 aprile 2010 ha scritto:

RE: RE:

Perchè qui hanno commentato i detrattori degli Amon Dull, sotto gli altri dischi ha commentato e votato chi apprezza il gruppo

cthulhu, autore, alle 16:51 del 21 aprile 2010 ha scritto:

Allora innanzitutto ci sono grosse differenze fra gli ANON DUUL, che come giustamente dici era più una comune politica di hippie, e gli AMON DULL II.

Detto questo sbagli clamorosamente se paragoni un disco francamente quasi inascoltabile come "Psychedeli Underground" ( e qui concordo ) a "PAradies Waarts Dull", che è l'album più musicale degli AMON DUUL : si tratta infatti di un grande album di folk-cosmico .

Se poi parliamo degli AMON DUUL II sono totalmente in disaccordo come già detto.

Renate Knaup era più brava di Grace Slick e "Yeti" è una pietra milare nella storia del rock che faceva tesoro della psichedelia dei primi Pink Floyd e degli High Tide, della sperimentazione di Stockhausen, nonchè delle loro radici teutoniche wagneriane.

Ne esce un amalgama orignalissimo che evidentemente non piace a tutti ma de gustibus...

loson (ha votato 4 questo disco) alle 17:05 del 21 aprile 2010 ha scritto:

RE:

Appunto, de gustibus. Categoria nel quale ricade pure il tuo considerare Renate Knaup più brava di Grace Slick (e che iddio ti perdoni, aggiungerei! ;D). Per me un disco come Yeti è un continuo susseguirsi di premesse non adeguatamente sviluppate: qualche buona atmosfera gotica (ma in questo "Phallus Dei" è più efficace), esotismi discreti ("Cerberus"), ma anche tantissimo rifferama acid-rock di quarta mano che soltanto a volte riesce ad emanciparsi dalla piattezza (il brano iniziale), plagi di "A Saucerful Of Secrets" compresi (tutta la prima parte della Title Track, e poi chissàcos'altro)... Insomma, mancano soluzioni degne di nota, almeno per le mie orecchie.

bart (ha votato 4 questo disco) alle 18:38 del 21 aprile 2010 ha scritto:

Gli Amon Duul II non mi fanno completamente schifo. Penso che nei primi due album abbiano composto anche dei brani decenti, ma nel complesso ritengo che siano un gruppo minore del movimento kraut.

Krautrick alle 21:08 del 21 aprile 2010 ha scritto:

Dall'alto del mio nick potrei facilmente dire chi di voi ha ragione. Ma non lo farò.

loson (ha votato 4 questo disco) alle 10:04 del 22 aprile 2010 ha scritto:

RE:

Allora so già che mi odierai per quello che ho scritto, Rick... ;D (Oggi ti rispondo su RYM, scusa il ritardo)

REBBY alle 15:17 del 22 aprile 2010 ha scritto:

Nel 71, tra i giovani (hippie o altre etichette che fossero), vivere "in comune" e non in coppia

o da single era ambizione diffusa. In Germania

ovest il clima musicale/culturale era ottimo ed

abbondante. C'erano in atto grandi progetti

sperimentali. Preferire i Popol vuh, i Can o i

tangerine dream od altri non era da dementi (eheh), ma anche gli Amon duul 2 furono gruppo

di assoluto rilievo, con all'attivo almeno un

disco imperdibile: Phallus dei del 1969. Questo,

che avevo in cassetta registrata, lo ricordo meno

interessante.

cthulhu, autore, alle 20:32 del 22 aprile 2010 ha scritto:

Questo resta un disco imprescindibile della loro discocrafia.Dopo diventeranno più accessibili on "Carnival in Babylon" e "Wolf City".

Ammetto che è meno immediato rispetto a "Phallus Dei " e "Yest", ha meno impatto, ma una volta che si riesce ad entrare dentro le loro alchimie sonore resta un classico dell'epoca.

Krautrick alle 21:03 del 22 aprile 2010 ha scritto:

Io non sono d'accordo con i detrattori degli Amon Duul II (Yeti è per me un caposaldo del krautrock e Phallus Dei lo trovo di poco inferiore), ma questo non significa certo che Loson e Stoke non capiscano nulla. Ognuno di noi nutre idiosincrasie verso gruppi e/o album che vanno aldilà del mero aspetto razionale; ad esempio io nutro il massimo rispetto per gente come i Cromagnon e gli Amm, ma che palle cubiche i loro dischi...

p.s. Cesare, occhio a sputtanare così a cuor leggero i Jefferson in presenza di Loson...potresti non essere in grado di raccontarlo ai nipotini! ;DDDDD e comunque confermo che la Knaup la Slick non la vede manco col telescopio...le donne che possono essere paragonate a Grace senza prendere calci nei denti quante sono? Cinque? Sei? Sette? Non di più.

bart (ha votato 4 questo disco) alle 22:21 del 22 aprile 2010 ha scritto:

RE:

Sono d'accordo con te; le cantanti che possono essere paragonate alla Slick sono veramente poche. E poi c'è d'aggiungere che quand'era giovane era anche una gran gnocca.

cthulhu, autore, alle 23:49 del 22 aprile 2010 ha scritto:

Dai non ho sputtanato i Jefferson, anche perchè senza di loro non ci sarebbero stati gli Amon Duul, che hanno unito le influenze della psichedelia americana a quelle della musica europea.

Stimo Grace Slick, è stata una grande cantante ma preferisco il tono declamatorio e para-operistico della Knaup.

ThirdEye (ha votato 9,5 questo disco) alle 23:08 del 24 dicembre 2016 ha scritto:

Non so se mi fanno più ridere o altro certo commenti....ahahahah. raggi, ci vuole la droga buona qua.

ThirdEye (ha votato 9,5 questo disco) alle 23:09 del 24 dicembre 2016 ha scritto:

*Ragà....non raggi. Sto correttore fa più danni della grandine a volte.

Utente non più registrat (ha votato 8 questo disco) alle 17:36 del 25 marzo 2018 ha scritto:

Somiglia più ad un grande quaderno di appunti musicali che a un album compiuto come i primi due.. chissà..