R Recensione

8/10

Faust

Tapes

Recorded in Wumme, 6-71 6-73

Side A: più che un pianoforte è il rumore di fondo dello spazio infinito.

Il rock non è preso neanche in considerazione: fagocitato e digerito.

Piuttosto una ballata potrebbe essere interessante: sì, ma così ci si

annoia: senza giocare con i synth; ed eccoli allora a colorare la seria

canzone con la voce che va di qua e di là tra le casse dello stereo.

C'è allora un accenno ad un'epica battaglia. Le truppe contrapposte

caricano, al galoppo.

Rumori di avanzi di sintetizzatori e voci che giocano a fare i synth (e per

un po' ci diventano). La tromba che gioca a fare il synth.

- Già e il rock, un, due tre e quattro?

- Ma certo. e perché no le giostre della domenica?

Già le canzoni: eccone un'altra. Dunque, la batteria c'è, la chitarra pure,

i coretti fanno tutto il resto, con qualche rumore in primo piano ad

equilibrare il tutto.

E allora il free-jazz? Senza confusione però; no, stop.

Il jazz, col sax un po' sparato, veloce, sulla base del motivetto di prima,

condito da rumoretti e distorsioni.

Citare Zappa è obbligatorio, anche se non è imitazione, è altra cosa.

Basta con questa canzonetta!

No continua, siamo ad oltre il dodicesimo minuto.

Elettronica e suoni estremi di sax.

No! Ancora il motivetto, riprende.

Fiuuuu.. è finito.

Rumori di bar, casa e voci al telefono.

Lo sciacquone inevitabile.

C'e un battere ritmico che introduce una batteria e ora i suoni collimano

con i rumori, diventano suoni estremi, distorti. Entra il basso a cercare

una struttura, il synth non ci sta, giù duro, su un tono basso a dar

fastidio: non ci deve stare l'ordine: qui comandano i suoni liberi!

Carillon a rinfrancare le orecchie, con dei tom morbidi di batteria.

Il caos. Minuto diciannove.

Ehem dunque, dicevamo dei suoni dell'elettronica, che ora si mischiano a

delle voci con l'eco, che uscirà? Le voci diventano synth ed il synth

impazzisce: sembra un animale ferito e su un tono impossibile con la ritmica

dell'onda quadra, intona un motivetto.

Canzone, su scala regolare, l'armonizzazione, ma non c'e tempo, il free-jazz

con l'elettronica è più urgente: bisogna vedere da che parte si esce

passando per di qua.

L'elettronica comanda, adesso, pochi suoni, con delay.

Nella seconda parte (sibe B) la 'musica' non cambia, ma l'atmosfera è più

tranquilla tanto che esce una citazione di pianoforte che tende al classico.

Il gioco ritmico ai sintetizzatori è inevitabile ed essenziale.

La citazione della tromba jazz adesso, settimo minuto lato B, è al Miles,

prima di Sketch of Spain ed immediatamente dopo a quello elettrico di

Bitches Brew.

Ora a sperimentare è il drum set con aggiunta di xilofoni, campanellini ed

altri giocattoli.

Irrompe il basso e si porta via tutto.

I campanellini che, nel frattempo sono ora diventati indiani, quelli di Hare

Krisna, si traformano in suoni elettronici.

Una chitarraccia, che rassomiglia a quella del primo Zappa quando ancora non

sapeva suonare, intona un assolo.

Ora ricantano una bella canzonetta, sincopata, originale, tutti in coro:

fanno i seri col pop. E non è male.

Sembra ripartire una canzone, ma non è proprio così, voci da tutte le parti:

quale sarà quella solista? Che devo seguire? No, una c'è. Ora ce n'è un'

altra. Insomma, prima una fa il coro, poi è solista, e così via. Il

ritornello, carino, si ripete fino alla nausea.

Siamo all'ultimo minuto.

E allora si canta in francese, mi sembra il minimo!

Chitarre acustiche e voce recitante (non capisco il testo).

Adieu.

Un disco eccellente di uno di quei gruppi che hanno tracciato i confini di

una parte della storia del rock. E che ogni volta che si riascoltano danno

spunti nuovi sia in chiave di piacere d'ascolto sia come comprensione del

rock.

V Voti

Voto degli utenti: 8,3/10 in media su 13 voti.
10
9,5
9
8,5
8
7,5
7
6,5
6
5,5
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
cthulhu 10/10
bart 8/10
loson 7/10

C Commenti

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Lewis Tollani (ha votato 10 questo disco) alle 16:24 del 13 febbraio 2007 ha scritto:

Ma Chere Chambre...

è l'unica anima francese del sestetto di Amburgo a chiudere il disco con la morbida Ma Chere Chambre (inno alla propria cameretta)...

SOLO 4 STELLE... AAAHHHH ERETICO...!!! )

cthulhu (ha votato 10 questo disco) alle 14:32 del 4 settembre 2008 ha scritto:

Capolavoro!!

Per me questo folle "collage" avanguardistico vale 10!!

Totalblamblam (ha votato 8 questo disco) alle 16:38 del 15 giugno 2009 ha scritto:

perché quella orrida cover?

l'originale non è uscito così

mah...

Resident, autore, alle 8:56 del 10 agosto 2011 ha scritto:

RE:

Non so.

Anch'io ne ho un'altra.

Inoltre non ho dato 4 ma 5 stellette. E il fatto che mi cambiano le valutazioni ha determinato il mio non scrivere più qui sopra. Dà fastidio vedersi cambiati i giudizi, dopo aver perso tempo ad anilazzare un disco al quale si è particolarmente affezionati.

bart (ha votato 8 questo disco) alle 16:11 del 10 agosto 2011 ha scritto:

RE: RE:

Ma forse non è che sbagli tu a mettere il voto?

Resident, autore, alle 9:45 del 11 agosto 2011 ha scritto:

RE: RE: RE:

Bart: Ma forse non è che sbagli tu a mettere il voto?

E come no? Se vedi la mia recensione a Burnt Weeny Sandwich, un capolavoro di Zappa, risulta 8.

Ma per piacere: è che la redazione fa la limatura a proprio piacimento o immaginando una media degli utenti.

Ciao.

Marco_Biasio alle 12:54 del 11 agosto 2011 ha scritto:

RE: RE: RE: RE:

Resident, quando hai scritto questa recensione, ad inizio del 2007, il sito era appena nato e non esisteva ancora il pannello attuale con possibilità di inserimento voto. Se non l'hai specificato chiaramente è possibile che, al tempo, il tuo voto sia stato dedotto dalla recensione. Senza fare inutili polemiche, non è il caso.

Resident, autore, alle 14:43 del 11 agosto 2011 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: RE:

Nessuna polemica.

Chiedo: è possibile dare le 5 stelle come mia valutazione a tutte le mie recensioni, visto che li reputo capolavori?

Devo indirizzare questa mia richiesta a qualcuno in particolare? Mi piacerebbe recensire ancora qualche vecchio disco, ma con i miei giudizi reali. Senza rancore. Resident

bart (ha votato 8 questo disco) alle 18:06 del 9 agosto 2011 ha scritto:

Il primo Frank Zappa in versione kraut!

Dr.Paul alle 15:25 del 11 agosto 2011 ha scritto:

dico la mia da utente: ognuno di noi darebbe 5 stelle ai suoi dischi del cuore....cosi pero' c'è il rischio di ritrovarsi con intere discografie a 5 stelle, quella dei Faust, quella dei depeche mode, quella degli smiths, quella degli iron maiden...."tizio ha potuto valutare 5 stelle tutta o quasi la discografia dei faust allora io pretendo stesso trattamento per i kraftwerk e madonna". boh!

Resident, autore, alle 9:19 del 12 agosto 2011 ha scritto:

RE:

Dr.Paul -- È vero quello che dici, ma diciamo che non è un problema mio.

Se mi si chiede una valutazione su Bruce Palmer e io credo sia da 5 stelle, vorrei che venisse riportato il mio giudizio. Tutto qui. --Come fare allora?--

Per esempio il redattore potrebbe NON riportare la valutazione sintetica in alto (media aritmetica fatta senza magari aver mai ascoltato il disco oppure avendo altro giudizio da chi ha scritto la recensione).

Utente non più registrat (ha votato 7 questo disco) alle 7:53 del 4 marzo 2021 ha scritto:

Pur con i limiti di album sperimentale e tendenzialmente quantitativo piuttosto che qualitativo, a differenza dell'immortale esordio, resta una riprova della prodigiosa fantasia dei Faust. Fior di progsters avrebbero dovuto sbavere di invidia per avere un quinto del talento di questa band.