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R Recensione

7/10

Noveller

Fantastic Planet

Noveller è il progetto solista di Sarah Lipstate, chitarrista nonché film-maker, e “Fantastic Planet” è il secondo LP firmato da codesto moniker, dopo “Desert Fires” del 2010. Ancora una volta la Lipstate presenta un essenzialissimo orizzonte musicale, quasi fosse un plastico 3D che rappresenti un pianoro prima dell’antropizzazione urbanistica, senza cemento né verzura. Le trame di Noveller sono minimali, sempre e solo strumentali, ambientali e droniche: una lunga colonna sonora ad un panorama troppo lontano, un luogo che poteva essere e non è, un universo interiore pieno di sfaccettature ma in apparenza freddo ed impassibile. Nei nove brani del disco è possibile cercare la pace dei sensi, quella serenità di cui tutti abbiamo bisogno in questi tempi cavernosi.

Il post-rock granuloso di “Into the Dunes” viene frantumato dalle trame ambient di “No Unholy Mountain” e “Growing”, il trip elettronico di “Rubicon” in qualche modo ridestato dalle evidenti reminiscenze krautrock di “Sisters”, la calma piatta di “Concrete Dreams” sconvolta dalla cacofonia di “Pulse Point”. Se c’è un’etichetta che può definire lo stile di Noveller, questa è certamente la musica cosmica. E non solo per certi passaggi di chitarra che ricordano Michael Rother (“In February”) o per altre declinazioni ritmiche di pura elettronica alla Klaus Schulze (“The Ascent”): qui è l’intero corpus del disco a richiamare a gran voce quella favolosa primavera di madrelingua tedesca che fu la Kosmische Musik, una stagione così prolifica che evidentemente non ha ancora cessato di seminare i propri germi nell’humus musicale di certi artisti nuovi.

Non vorremmo apparire oltremodo ruffiani, ma al termine di “Fantastic Planet” ci si sente rinnovati grazie alla sinuosità delle curve sintetiche edalla precisione dei fendenti chitarristici che la Lipstate pare tirare con somma maestria. Al talento per le corde la nostra americana abbina un vigile sguardo da documentarista, rendendo il suo disco una seducente novità discografica d’inizio 2015. Mala tempora currunt, eppure Noveller ci rende meno grave l’attesa di tempi migliori.

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