Various Artists
Son of Kraut
Il titolo potrebbe far pensare ad un inedito di Frank Zappa. Invece, siamo di fronte alla risposta concreta ad una domanda che ha agitato pensieri ed azioni dei curatori di questa antologia: la gloriosa stagione del kraut rock germanico degli anni 70 ha lasciato tracce presso le attuali generazioni o è stata del tutto dimenticata ?
Quasi fisiologica conclusione di una trilogia curata dalletichetta germanica Sireena , che ha messo in fila negli anni scorsi Jazzkraut e Livekraut due raccolte di gruppi depoca (fra gli altri, Guru Guru ed Embryo), il nuovo Son of kraut prende le fila dal 1991, epoca della incisione più datata, This moon of both sides, a nome The perc meets the hidden gentleman salutata allora come un segnale di chiara appartenenza al filone : è un potente rock chitarristico espanso cantato in inglese leggermente indurito dalla pronuncia teutonica.
E documenta, nel seguito, alcune delle possibili eredità di Can , Neu, Faust e company, allineandosi ad eventi come lannuale festival di Burg- Herzberg o a magazine come Eclipsed, particolarmente attenti a quanto si muove nella nuova scena germanica.
Il testimone del passaggio integenerazionale è rappresentato da Dieter Serfas , già batterista degli Amon Dull II nel mitico Phallus dei , qui presente con il volo elettroacustico di Lock in, del 1997 con i suoi Ear Tranceport , uno degli episodi migliori della raccolta.
Tutto il resto del materiale appartiene invece al nuovo millennio, e rappresenta un articolato catalogo di generi e attitudini, nei quali le ascendenze degli avi krauti, di tanto in tanto, fanno capolino.
Si varia dalle letture legate al rock psichedelico e spaziale (Space Debris, Electric Moon, Fantasyy Factoryy) alle varianti maggiormente connesse al prog (Electric Orange, che recuperano luso di strumenti depoca come il mellotron, o i floydiani RPWL) per arrivare agli episodi ispirati alla scena elettronica ed alla scuola berlinese (le compatte atmosfere create da Sankt Otten, lelectrowave di Tarwater, il mix fra elettronica e psichedelia di Level Pi) .
Il menu si completa con gli episodi di Le Mur, fra i più giovani ed acerbi del lotto, con la loro lettura di psycho rock arricchito dal sassofono, e con il doom jazz dei potenti Panzerballet.
Nelle belle note di copertina formato poster, i curatori di Son of kraut precisano che, lungi da pretese di completezza illustrativa della scena kraut odierna, lintento è stato quello di offrire agli ascoltatori un campionario di influenze e risonanze, che ciascuno potrà coniugare ai singoli maestri del genere, a seconda della proprie impressioni ed opinioni di ascolto.
E magari, cosa che negli anni 70 non sarebbe stata proprio possibile, continuare la frequentazione tramite i siti web delle bands .
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