Offlaga Disco Pax
Bachelite
Ottomila copie vendute con il loro album d’esordio, grande soddisfazione per la piccola etichetta Santeria, recensioni entusiastiche un pò ovunque, un lungo tour con buona affluenza di pubblico (talvolta di spalla ai Baustelle), il 2005 fu anno appagante per gli Offlaga Disco Pax, a distanza di tre anni arriva l’atteso secondo album.
Il trio emiliano si accasa nuovamente presso l'Alpha Dept di Francesco Donadello (Giardini di Mirò), lo studio situato alle porte di Bologna oramai vero e proprio tempio per la scena indipendente italiana degli ultimi anni, il seguito di Socialismo Tascabile necessita di sei mesi di gestazione, titolo : Bachelite.
Nove tracce che mantengono inalterate le coordinate e tutto sommato anche l’appeal del disco precedente, batteria elettronica e basi, scarni arpeggi di chitarra e synth, la voce di Max Collini a recitare versi ficcanti capaci di suscitare ilarità e/o riflessioni ideologiche ed esistenziali sovente amare. Il mood generale muta leggermente, i suoni si fanno meno ruvidi, il "tono" è meno "metallico standard", le chitarre, quasi sempre suonate da Daniele Carretti, fanno uso di effetti delay per una resa sonora più eterea, i synth di Enrico Fontanelli hanno saporosità Kraftwerk ancora più accentuate che in passato, è il caso della esilarante Dove Ho Messo La Golf?, o della conclusiva, splendida, Venti Minuti; ma anche Fermo!, che si avvale della presenza di Jukka Reverberi dei Giardini di Mirò, accreditato anche nella lunghissima Cioccolato I.A.C.P. giocata su due accordi, ritmicità quieta di un immobilismo assillante, superba.
Altro ospite di rilievo è Andy Fumagalli dei Bluvertigo, impiegato in stranianti break di sax in Onomastica la traccia più ballabile dell'album, con tanto di falso finale e ripartenza in puro stile Helter Skelter, un giro di basso ipnotico e la cassa della drum machine a riempire ogni spazio; e poi la rievocazione degli oscuri anni di piombo in Sensibile. Non ultimo, l'omaggio per un campione olimpico di salto in alto (nel singolo elettro-noise Ventrale): l'atleta sovietico Vladimir Yashchenko che nel '78 stabilì un inimmaginabile record mondiale.
Un disco che non offre molto di più del predecessore, ma che sicuramente ne cristallizza la formula. L'insidioso scoglio del secondo album è superato, non ne avevamo dubbi, con disinvoltura consumata, per il futuro c'è tempo!
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