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R Recensione

7/10

Placebo

Sleeping With Ghosts

La Bellezza giace nel desiderio E in ogni cuore ribelle liberato Che non vende la sua animaperautostima . …. “ questa frase ,che diventa l’emblema principale della filosofia che i Placebo hanno iniettato nel loro ultimo lavoro, apre il sipario sulla nuova ,torpida e convulsa scena che il gruppo londinese ha messo insieme per dare spazio all’ormai ben conosciuta ansia ,ostinata protagonista delle loro produzioni.

Il tutto affoga in maturi slanci di elettronica che arrivano finalmente a completare i timidi tentavi compiuti nei precedenti album dissolvendo l’energia prodotta da pezzi come “bulletproof cupid“(intro strumentale dell’album),”this picture”,”the bitter end”,”plasticine”, “second sight”, fino ad arrivare a quelle caotiche atmosfere metropolitane sbiadite dal grigiore e dalla pioggia di Londra, dalla frenesia della vita , dall’indifferenza , dalla corsa al denaro, al successo, al potere fonte del marciume umano che sfocia in esplicita e in condannabile perversione, vista come strumento di anticonformismo e protesta, alla quale l’ambigua personalità della mente del gruppo rivela una particolare attitudine.

Si parla di canzoni come “something rotten” e “special needs” in cui anche una storia d’amore può essere lo specchio della malattia della società in cui siamo costretti a vivere in cui senza una posizione socio-economica siamo meno che niente anche nel momento in cui moriamo ,ciò che appunto denuncia la canzone “centerfold”.

Ma in tutto questo magnetismo ineluttabile verso lo squallore si può ancore trovare un appiglio rappresentato dai solidi legami che non muoiono mai (soulmates never die “sleeeping with ghost”) che possono proteggerti dai desideri più degenerativi (“protect me from what i want”) che si insinuano in noi.

E’ proprio in queste canzoni che il tutto si risolve in linee armoniche più morbide e calde, in cui risalta molto il sofisticato e studiato sound della band che scioglie ogni stato di inquietudine prodotto dal resto dell’album.

V Voti

Voto degli utenti: 6,6/10 in media su 15 voti.
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Cas 4/10
Teo 7/10
ThirdEye 3,5/10

C Commenti

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Cas (ha votato 4 questo disco) alle 19:59 del 31 agosto 2007 ha scritto:

che dio ce ne liberi

a parte le solite canzoni carine l'album è del tutto inadeguato e deludente.vergognatevi placebo!

fabfabfab (ha votato 3 questo disco) alle 14:58 del 11 giugno 2008 ha scritto:

Anche a me hanno sempre indotto evacuazioni intestinali prorompenti

Lupetto (ha votato 8 questo disco) alle 11:37 del 19 luglio 2008 ha scritto:

bellissimo disco e bella evoluzione, per la prima volta utilizzano synth e tastiere.

Brian Storm (ha votato 10 questo disco) alle 14:27 del 10 novembre 2008 ha scritto:

perfetto

un capolavoro..il disco della mia vita

tramblogy alle 8:47 del 2 febbraio 2009 ha scritto:

incrinazione...

Utente non più registrato alle 23:10 del 10 dicembre 2009 ha scritto:

salvo solo special needs brano che da solo non riesce a sollevare l'album però. Tra le b-sides c'è nettamente di meglio.