King Crimson
In The Wake Of Poseidon
In The Wake Of Poseidon è il secondo album dei King Crimson, e ricalca in tutto e per tutto l'album che l'ha preceduto (In The Court Of The Crimson King), cominciando dalla similitudine del titolo per finire ai contenuti.
Il disco vede un cambio di formazione rispetto al precedente: Robert Fripp, chitarrista geniale, vero padrone del marchio Crimson, guida naturalmente il gruppo. Dietro i tamburi viene riconfermato Mike Giles; il basso è nelle mani di Peter Giles, mentre Greg Lake, precedente bassista, si limita a cantare e neanche tutti i pezzi. I brani non cantati da Lake sono interpretati da Gordon Haskell, che nel disco successivo prenderà anche il basso. Ai fiati viene chiamato Mel Collins mentre dal mondo del jazz arriva Keith Tippet al pianoforte.
L'album si apre con una breve introduzione di sola voce, Peace - A Beginning, che sfocia nel brano Picture Of A City, vero clone della 21th Century Schizoid Man del primo album (di cui peraltro non possiede la stessa intensità), cantata con grinta da Lake.
A seguire Cadence And Cascade, delicata ballata cantata da Haskell che a sua volta fa riferimento alla I Talk To The Wind del disco precedente. Quarta traccia è In The Wake Of Poseidon, maestosa, struggente e barocca che invariabilmente richiama i contenuti del primo album, nella fattispecie il brano Epitaph.
Dopo una ripresa del tema iniziale, Peace - A Theme, questa volta eseguito con la sola chitarra acustica, si arriva finalmente ad un brano che non ha legami col passato, anzi pesca a piene mani nel mondo del jazz, e qui l'influenza di Keith Tippet è palese. Il pezzo s'intitola Cat Food, cantata con la solita maestria da Lake. E' un brano di difficile assimilazione: le dissonanze che lo arricchiscono non sono certo adatte a tutte le orecchie.
Ma ben più ostico è il brano successivo The Devil's Triangle, un pezzo che è l'inizio degli sperimentalismi sonori di Fripp che troveranno sfogo nei dischi successivi non solo dei Crimson ma anche in quelli delle varie collaborazioni nelle quali Robert Fripp si troverà coinvolto spesso. The Devil's Triangle è un pezzo oscuro, inquietante, quasi drammatico in un crescendo parossistico dopo il quale il pezzo finale arriva come una liberazione.
Il disco si chiude con l'ennesima ripresa del tema iniziale: Peace - An End, per contrasto arioso ma un po nostalgico. Voce e chitarra acustica insieme dipingono un breve quadretto malinconico che va a chiudere un album di buona fattura ma sicuramente inferiore a quello che l'ha preceduto.
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